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Tensioni ad Atm, probabile annullamento del premio di produzione. Azienda senza direzione e danno per lavoratori e utenti

- 08/11/2024

Il caso del referendum clamorosamente perso dalla direzione di ATM e indetto al fine della sottoscrizione del contratto integrativo, sta per far scoppiare una vera e propria bomba nell’azienda di trasporto pubblico comunale a Messina.

La mattina in cui si attendeva l’esito del referendum la sicumera di quella che da ieri dovrebbe essere l’ormai dimissionata direzione era tale che si era anche pronti a “festeggiare”. Ma l’esito, il “no”, ha letteralmente gelato chi, come anche il neo assessore Carreri, si attendeva che tutto andasse liscio e che le sigle sindacali “dissidenti” rispetto alle “allineate, fossero così “rimesse a posto”. E invece…

Oggi la cocente sconfitta dell’ordine costituito di ATM rischia, però, di trasformarsi in possibili atti compiuti dall’Azienda che vanno contro tutti i lavoratori.

Orsa, FIT CISL e FAISA CISAL, lanciano l’allarme sulla possibilità concreta che l’azienda, visto che l’accordo di contratto integrativo non è andato in porto, potrebbe aver deciso di sospendere con effetto retroattivo dal primo di ottobre scorso, ogni premialità di produzione per i lavoratori. Le stesse premialità che fino a qualche giorno fa erano oggetto di richieste di chiarimento e approfondimento, circa la ventilata esistenza di “figli e figliastri”” tra i lavoratori, da parte di alcuni consiglieri come Alessandro Russo del PD e Libero Gioveni di FdI.

Sospendere tali premialità significherebbe ridurre all’osso gli stipendi, già limitati per un lavoro talmente usurante.

Senza premi di produzione cosa potrebbe accadere? Magari che la disponibilità a sostenere i duri ritmi degli straordinari richiesti dalla direzione (che oggi non non dovrebbe più essere in carica, ma che “rischia” comunque di essere riconfermata) potrebbe scemare e rendersi meno pronta. Insomma da un’attesa vittoria della direzione, che si è trasformata in cocente sconfitta, il rischio è che i livelli di tensione già altissimi in ATM, tra direzione e lavoratori, tra sindacati seduti al tavolo e le sigle che hanno deciso di non allinearsi, possano innescare problemi a mantenere livelli di prestazione sotto pressione, che sono stati spesso oggetto di proteste, interrogazioni da parte di qualche consigliere (pochi) e di lamentele più o meno sommerse da parte dei lavoratori. Livelli di pressione e di straordinari che, se defezionati dai lavoratori in azienda, potrebbero innescare nella direzione di ATM la voglia matta di ricominciare a rivolgersi ad aziende interinali al fine di coprire i vuoti di servizio che potrebbero determinarsi, anche a causa di molto probabili proteste che potrebbero sorgere in caso di reale sospensione delle premialità. Rivolgersi alle agenzie interinali, ricordano i sindacati ORSA, FAISA e CISL, ha un costo non da poco che potrebbe invece che gravare sul bilancio del colosso finanziario ATM costituendo la vera sottrazione ai lavoratori, di premi e di sostegno. Materia, insomma, che potrebbe facilmente diventare oggetto di indagine, approfondimento e possibile sanzione della Corte dei Conti.

E’ così che, per fare chiarezza, proprio le sigle “ribelli” al sistema ATM costruito dall’ex presidente Campagna, oggi chiedono un incontro urgente con il Direttore Generale e con i componenti del CDA. Sarà possibile sedersi ad un tavolo dove il CDA si è di fatto dimesso per ordine del Sindaco di Taormina? Una vicenda PARADOSSALE che rischia di ricadere sui lavoratori e sugli utenti.

Il testo della richiesta di ORSA, FAISA CISAL e FIT CISL

Oggetto: richiesta di urgente incontro per rinnovo accordo integrativo di secondo livello

In seguito all’esito del Referendum dei Lavoratori che, come noto, ha nettamente bocciato l’ipotesi di rinnovo dell’accordo integrativo di secondo livello sottoscritto dall’Azienda in assenza delle scriventi OO.SS., e per l’annunciata sospensione retroattiva di una significativa quota di salario, riferita a tutti i dipendenti di ATM SpA, a far data dal 01/10/2024, così come dichiarato dalla Rappresentanza Aziendale nel verbale d’incontro del 06/11/2024 che a beneficio del Sig. Sindaco Federico Basile, dell’Assessore Salvatore Mondello e di tutti i
Consiglieri Comunali in indirizzo si allega alla presente, nel confermare l’opportunità di mantenere il vigente trattamento premiante fino al rinnovo dello stesso, le scriventi Organizzazioni Sindacali avanzano richiesta di urgente incontro per una celere ripresa della trattativa finalizzata a rinnovare, in tempi brevi, il premio di produzione che rappresenta una quota irrinunciabile del salario dei lavoratori in gran parte delle aziende di Trasporto Pubblico Locale sul territorio nazionale.

Si coglie l’occasione per invitare l’Azienda a smentire le voci per cui ATM SpA sarebbe in procinto di riattivare il sistema del lavoro somministrato attraverso agenzie interinali, fantasma del passato a suo tempo archiviato in seno al piano di riequilibrio (Salva Messina) che durante la sindacatura De Luca ha brillantemente tirato fuori la citta dal dissesto anche eliminando, nelle aziende partecipate dal Comune di Messina, l’anomalia delle agenzie
interinali, definite dall’allora Sindaco De Luca “bancomat della politica e sperpero di risorse pubbliche”.
Attesoché non risulta alle scriventi OO.SS. un’urgente esigenza di personale tale da costringere ATM SpA a distrarre risorse pubbliche che finirebbero nelle casse private delle agenzie interinali, la riattivazione del lavoro somministrato inserito nell’esercizio sarebbe interpretata da queste OO.SS. come il tentativo aziendale di creare un esercito precario di riserva, teso ad annullare eventuali e legittime azioni di protesta dei dipendenti di ATM in seguito all’annunciata sospensione del premio di produzione, attività che oltre ad essere antisindacale sarebbe oggetto di attenzione della Corte dei Conti.
Certi che non è nelle intenzioni dell’Azienda impiegare denaro pubblico per annullare le libertà sindacali e con l’auspicio che ogni risorsa disponibile sarà destinata a garantire l’efficienza del servizio, anche attraverso un opportuno ed equilibrato rinnovo dell’accordo integrativo di secondo livello, si resta in attesa di convocazione per una serena ripresa della trattativa.