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Quando a Caligola non restò che nominare il cavallo. Storia di Incitatus ai giorni nostri

- 05/11/2024

Incitatus era il nome del cavallo a cui l’imperatore romano Caligola aveva intenzione di attribuire la carica di console, la carica di massimo magistrato del sistema politico giudiziario romano. Incitatus era un cavallo dalle grandi doti: non perdette mai una gara, tranne una, l’ultima. Caligola, così, dopo aver costruito per lui una stalla in marmo, una mangiatoia in avorio ed una coperta di porpora con un colletto tempestato di gioielli, fece uccidere Incitatus a causa di quella unica gara persa.

Ma dal capriccio di un tiranno senza senno, volando ai giorni nostri, la storia insegna che se il cerchio stringe, se la rosa dei fedeli si assottiglia a causa di defezioni da più parti, la scelta possibile per nuove caselle da coprire diviene scarna ed obbligata a quel che è rimasto.

Ed ecco che gli unici disponibili, anche se cavalli senza voce, sono le uniche scelte possibili. Ecco che gli Incitatus, in attesa nella stalla, sono strigliati e preparati alla corsa, l’ultima, con il peso sulla sella dell’obbligo della vittoria. Pena la fine di Incitatus, che su una sola gara si giocò la vita, per volere di un folle che prima lo eresse e poi lo distrusse.

Questa la vera storia di un povero cavallo che dalle stalle è stato più volte richiamato nella storia, anche impropriamente, a giustificare gli errori di un leader che poi dovette davvero ricorrere, dopo che i “generali” lo abbandonarono, a quel che era rimasto a sua disposizione.

A proposito: Incitatus, nonostante l’ignoranza di qualcuno, console non lo divenne mai.