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Ponte – Basile “Prima Messina” e batte cassa a Ciucci per recuperare i fondi perduti. Ma se la risposta fosse “NO”? Cosa potrebbe fare il Sindaco?

- 29/10/2024
ciucci

Nulla, non potrebbe fare nulla. Se la risposta di Ciucci e della Stretto di Messina, infatti, alle richieste avanzate ieri dal Sindaco Basile, fosse “NO”, secco e senza appello, cosa potrebbe fare il primo cittadino per fare pressione affinché si realizzino le opere avanzate e non realizzate dalle due amministrazioni Basile e De Luca? Come scritto, un bel niente.

Pertanto il rischio è che anche queste interlocuzioni rimangano parole e proclami, atti di forza che forti non sono, se non solo apparente e di facciata.

Ma, a che serve mostrare “muscoli” che non si posseggono? L’effetto rischia di essere contrario per una giunta comunale, che, per il volere del suo leader politico, ancora ondeggia dal “no al Ponte” in periodo elettorale, al “si al Ponte ma solo se ci finanziate i progetti irrealizzati in sei anni, per la perdita di fondi o perché la Regione ci ha risposto picche”.

Quella del Sindaco Basile, con Puccio e Mondello, piuttosto che una richiesta di opere da realizzare, somiglia più ad una richiesta di soldi, e lo è. Tant’è che lo stesso Salvo Puccio, il DG del Comune di Messina, nonché geologo, mette le mani avanti e parla di richiesta non di opere compensative, ma di “compensazione finanziaria”. Insomma, come dire “sappiamo benissimo che gli interventi alla rete idrica (quelli che non si sono fatti in sei anni) non c’entrano nulla con il Ponte, così come la riqualificazione degli immobili comunali, ma dovete restituirci i soldi del Fondo di Sviluppo e coesione che la cabina di regia ci ha tolto”. Tutto molto interessante. Anche perché dimostra che i fondi persi dall’amministrazione Basile, quelli della misura FSC conclusasi nel dicembre 2023 e che lo stesso primo cittadino aveva annunciato sarebbero stati “rimodulati con la nuova misura 2027”, non sono stati recuperati come sperava l’amministrazione.

Pertanto, quella di ieri è una prova di forza? Si, ma disperata. Perché cercare di far rientrare, acrobaticamente, nelle opere compensative e preliminari al ponte, interventi come l’efficientamento della rete idrica, sa tanto di “ultima spiaggia”.

L’incognita è e rimane quel “no” che potrebbe provenire dal Signor Ciucci. Lo stesso Ciucci bistrattato e dileggiato dal leader di Basile e CO. in periodo elettorale, ma che adesso, per l’amministrazione messinese di Sud chiama Nord, diventa utile sportello bancario dove battere cassa. L’esito della richiesta non è per nulla scontato.

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