Pippo Campagna, da oggi ex presidente di ATM, sembra raggiante. Chissà quali nuove avventure da annotare sul curriculum personale lo attendono. Intanto, lascia come da copione la dirigenza di ATM, così come il CDA che si è dimesso oggi dalla direzione della partecipata del trasporto pubblico cittadino.
Un atto previsto e, ormai ufficialmente, voluto non certo dal Sindaco di Messina Federico Basile, l’unico che ne avrebbe la titolarità, ed invece atto politico ed orchestrato da Taormina, dal capo del partito di quello che sembra sempre più il secondo sindaco di Messina, ormai può dirsi.
E’ il secondo atto dell’operazione “due sindaci” a Messina. Si mettono così a disposizione delle scelte politiche di rilancio di Sud chiama Nord posti liberi in ancora un’altra delle partecipate del Comune di Messina? La domanda nasce da un’altra fondamentale: perché?
Perché si stanno rimpiazzando tutti i vertici politici del Comune di Messina? Dopo AMAM toccherà anche alla Messina Servizi ed alla Messina Social City? E poi alla Giunta? Ma conviene rimuovere una dirigenza che almeno sa dove mettere le mani nell’immediato e nell’adempimento del compito di garantire i servizi essenziali ai cittadini?
E Campagna, Carla Grillo e Salvatore Ingegneri, adesso dove andranno? Quali altre caselle, e dove, verranno coperte? Insomma cui prodest? A chi serve tutto questo muoversi di persone da una partecipata all’altra? Serve a Messina ed ai messinesi?
Il gioco delle caselle da svuotare e riempire è dimostrazione di “amore” per Messina, o è semplice strategia politica di rilancio del movimento del Sindaco di Taormina?
E Basile? Il silenzio composto del Sindaco di Messina che riceve le lettere di dimissioni dei cda è un caso unico in Italia, anzi al mondo.
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