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Garante dell’infanzia Messina – Vige il silenzio ma la Legge 30 luglio 2012 aveva già chiarito tutto: ineleggibile. Ben oltre il parere della Segreteria comunale

- 21/10/2024

Il silenzio. A seguito del parere rilasciato dalla Segreteria generale del Comune di Messina in merito alla vicenda dell’ineleggibilità del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune, padre Giovanni Amante, si è scatenato il silenzio istituzionale. Ma ci siamo più che abituati. Grande clamore per tagli di nastri anche per piccole porzioni di strade, selfie e clamore mediatico amplificato dai porta acqua, mentre per errori e sviste vige il silenzio più totale, come lo struzzo che infilando la testa sotto la sabbia si illude che la minaccia sparisca. Eppure la segretaria generale del Comune Rossana Carrubba è stata chiara: “Si evidenzia che nell’ipotesi in cui il ruolo di sacerdote ortodosso rivestito dal dr. Amante sia assimilabile alla figura di ‘ministro di culto’, per effetto del combinato disposto dell’art. 2.2 del vigente Regolamento ‘Istituzione del Garante dei diritti per l’Infanzia e l’Adolescenza” e dell’articolo 9 della L.Rl n.31 del 24/06/1986, verrebbe meno la sussistenza dei requisiti richiesti per la nomina a Garante”.

Ma evidentemente non è bastato.

LA LEGGE 30 LUGLIO 2012, n. 126

Oltre il parere della segreteria generale, però, come se non bastasse, c’è anche quanto è previsto e disposto dalla Legge 30 luglio 2012, n. 126 che stabilisce le norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione. Documento che è punto di riferimento dalla Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale.

Nel documento l’articolo 2 CHIARISCE OGNI DUBBIO: “I chierici dell’Arcidiocesi sono ministri di culto e godono pertanto del libero esercizio del loro ministero”. Pertanto Giovanni Amante E’ MINISTRO DI CULTO, condizione che ricade nelle cause di ineleggibilità. Basterà questo a far comprendere all’Amministrazione comunale di Messina che ha commesso un errore? Basterà a far comprendere che il dottor Amante sta impiegando il suo tempo, gratuitamente, in attività per le quali non sarebbe neanche autorizzato a svolgerle in quanto ineleggibile?

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