“Se i conti di bilancio lo permettono, perché non tendere una mano alle famiglie abbassando le tariffe?”
Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, durante il dibattito di giovedì scorso in Consiglio Comunale sul Bilancio Consuntivo 2023, ha formalizzato al sindaco Basile la richiesta di diminuire le tariffe del servizio di mensa scolastica e dei canoni degli ambulanti dei mercati.
Come è noto – spiega Gioveni – essendo che il Comune di Messina deve considerarsi ancora un Ente strutturalmente deficitario, è obbligato per legge a garantire nel suo complesso la copertura minima del 36% dei costi dei servizi a domanda individuale attraverso la compartecipazione.
Ebbene, analizzando politicamente gli incassi e i costi di questi servizi – prosegue il consigliere – oltre a quello della cremazione e dei trasporti funebri che rispettivamente con i loro 103,76% e 91,41% alzano certamente la media rispetto ai troppo bassi 17,34% degli impianti sportivi e 18,57% delle case di riposo per anziani, non si può non guardare con favore i dati delle mense scolastiche che si mantengono ad un discreto 42,78% e addirittura a quelli delle fiere e dei mercati che schizzano all’incredibile dato del 256,74%.
Da qui – insiste l’esponente di FdI – nasce la proposta al sindaco Basile, peraltro avanzata anche lo scorso anno visto che il trend delle percentuali era pressoché uguale, di diminuire le tariffe del servizio di refezione scolastica, visto che si va da un minimo di 0,50 euro al giorno per i nuclei con valore Isee fino a 2000 euro ad un massimo di 5,30 euro al giorno per i nuclei con valore Isee a partire da 25000 euro.
Stessa cosa dicasi, a maggior ragione, per i mercatali (alcuni dei quali hanno persino chiuso le loro licenze per le poche entrate), ai quali non si può appunto non concedere delle riduzioni visto che il Comune detiene un saldo attivo fra incassi e costi di ben 387.337,61 euro!
Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che l’Amministrazione, forte di queste percentuali incoraggianti, possa dare finalmente un segnale a parecchie famiglie con la diminuzione di queste tariffe perché, come ho avuto modo di ribadire al sindaco in Aula, la “buona amministrazione”, quando chiaramente ne ricorrano le condizioni come in questo caso, passa anche da questi provvedimenti.
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