Nota stampa ORSA, Fit CISL, Faisa-Cisal
Da un comunicato di CGIL, UIL e UGL apprendiamo che in ATM S.p.A. è stato firmato un accordo di secondo livello che detti sindacati definiscono “Importante traguardo che non solo migliorerà le condizioni di lavoro, ma contribuirà a creare un ambiente più sereno e produttivo”. Al netto della “buona novella” che viene propagandata ancora prima che i lavoratori conoscano e valutino i contenuti attraverso referendum, vale la pena precisare che la trattativa in esame si è tenuta a tavoli sindacali separati per, inconsueta, volontà delle sigle che ieri hanno sottoscritto detto accordo con notevole ritardo. Il confronto “privato” si è tenuto in modo assolutamente blindato, senza la dovuta informativa ai dipendenti sull’evoluzione dei lavori, pertanto i lavoratori parteciperanno ad una assemblea ove sarà presentata la bozza di accordo a fatto compiuto. Con buona pace della democrazia partecipata dal basso… Ad ogni buon conto siamo certi che i colleghi sindacalisti, che hanno richiesto e ottenuto tavoli di trattativa separati con il beneplacito dell’azienda, avranno fatto un buon accordo nell’esclusivo interesse dei lavoratori, in linea con la proposta sindacale che TUTTE le sigle, comprese CGIL, UIL e UGL, avevano firmato unitariamente prima dell’improvvisa separazione dei tavoli che ha visto compiacente la direzione aziendale.
Nella certezza che l’accordo sottoscritto da CGIL, UIL e UGL è migliorativo rispetto al precedente (che il presidente Campagna minacciava di sospendere se non si fosse firmato il rinnovo entro settembre ), ci aspettiamo di leggere le migliorie fondamentali che TUTTE le sigle avevano presentato nell’originaria proposta unitaria di accordo su mandato di TUTTI i lavoratori:
1) Limitazione dei provvedimenti disciplinari a pioggia;
2) Abolizione della messa in mora dei lavoratori;
3) Rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori come l’assistenza ai familiari disabili (legge 104) senza penalizzazioni, il diritto di ammalarsi senza conseguenze in azienda, il diritto alle agibilità sindacali senza alcuna forma di discriminazione.
4) Limitazione del nastro lavorativo da equiparare alla maggioranza delle realtà nazionali di TPL;
5) Riorganizzazioni dei turni oggi invivibili (aumentano a dismisura le dimissioni volontarie)
6) Limitazione della flessibilità nelle mansioni che ATM utilizza a sproposito;
7) Aumento economico del premio con parametri realmente raggiungibili, senza ledere i diritti fondamentali.
8) Concessione dei Buoni Pasto come in tutte le aziende d’Italia.
Questo e tanto altro ci aspettiamo di leggere nella bozza che sarà presentata ai lavoratori, in tal caso Fit CISL, FAISA CISAL e ORSA saranno liete di sottoscrivere l’accordo per adesione e proclamare la pace sociale.
Se invece con il paravento di qualche spicciolo teorico, difficilmente intascabile dai lavoratori, nell’accordo dovesse essere presente la messa in discussione di diritti inalienabili, l’eccessiva flessibilità nelle mansioni, la conferma della normativa interna che consente la gestione autoritaria del personale…
Presenteremo la nostra ferma opposizione, forti di una recente sentenza di cassazione che consente agli associati di CISL, FAISA e ORSA, e solo a loro, di richiedere la non applicazione del rinnovo e mantenere il vecchio accordo.
Segreterie Aziendali Fit CISL – FAISA CISAL – ORSA