“In merito alla replica del presidente di ATM, Campagna, circa le premialità non sindacalizzate e individuali che l’Azienda ha erogato dal maggio 2023 fino, a quanto è dato ipotizzare, al giugno 2024, occorre puntualizzare alcuni delicati aspetti, che sembrano evidentemente sfuggire, a questo punto non si pensa casualmente, alla puntuta e infastidita nota di replica dell’Azienda”. Lo scrive il consigliere comunale PD Alessandro Russo in risposta ad una replica di ATM relativa al sistema premiante che secondo quanto desume Russo dai documenti ottenuti dalla richiesta di accesso agli atti denoterebbe come “ATM premia prima di vedere raggiunti i risultati solo alcuni dipendenti, molto fortunati rispetto alla massa di tutti gli altri lavoratori”.
Scrive Russo “In primo luogo, è il caso di ricordare che ci sono almeno due profonde differenze tra le premialità sindacalizzate e quelle individuali, che Campagna invece facendo una zuppa di concetti, equipara: la prima, è l’entità delle gratificazioni economiche. Se infatti quelle sindacalizzate raramente superano, in un anno, i mille euro a dipendente, quelle destinate ai sei dipendenti interessati, invece, sono di diecimila euro l’anno, circa ottocento euro al mese: un mese, in sostanza, è quasi pari all’ammontare di una intera premialità annuale destinata ad altri dipendenti che la ottengono dopo trattative sindacali.
La seconda, è relativa alla modalità di ottenimento delle due premialità. Se, infatti e correttamente, le premialità collettive sono tarate su precisi, identificabili, quantificabili e misurabili obiettivi (a solo titolo di esempio: un surplus di chilometraggio effettuato dagli autisti), rispetto ai quali, già in corso d’opera, se non sono raggiunti, vengono
immediatamente ritirati dall’Azienda in fase di conguaglio, di contro le premialità individuali sono state assegnate su obiettivi per i quali il C.d.A. nella famigerata seduta di fine maggio 2023 non è andato oltre che un generico miglioramento delle attività coinvolte: basterebbe leggere i verbali di quella seduta di C.d.A. ma, più evidentemente, le lettere di riconoscimento immediato delle premialità ai sei fortunati dipendenti, per comprendere come gli obiettivi in quelle lettere fossero nella migliore delle ipotesi molto generici, non misurabili e senza riferimenti obiettivi di raggiungimento, come la logica della “performance” che ATM, si
ribadisce, cita evidentemente senza sapere di cosa parla, obbligherebbe a fare.
Talché dalla nota di Campagna, al netto della caduta di stile che si riferisce allo scrivente consigliere come ossessionato da visibilità per motivi politici o congressuali, o addirittura come sostenitore di un passato aziendale per il quale non avrei né io, né il mio partito alcuna responsabilità politica, posto che il PD non è al governo di Messina dal 2006 e forse Campagna, dalla provincia, questo dato non lo ricorda ed entra evidentemente in nervosa confusione, ripeto, talché – al netto di queste valutazioni – Campagna conferma quanto espresso dalla mia precedente nota: ossia che ATM premia prima di vedere raggiunti i risultati solo alcuni dipendenti, molto fortunati rispetto alla massa di tutti gli altri lavoratori che, sfortuna loro!, sono legati alle contrattazioni sindacali per ottenere delle premialità, peraltro esigue rispetto a quelle dei loro sei fortunati colleghi.
Alla luce di queste considerazioni, pertanto, si ribadisce lo stupore e la meraviglia per un sistema gestionale che non individua inizialmente sia gli obiettivi da raggiungere che i metodi per misurarli, non li misura durante la loro realizzazione, e non li valuta a fine periodo di attuazione prima di procedere alla gratificazione economica finale.
Come dire: davvero singolare…
Ancora, due sole considerazioni circa il riferito richiamo al “cerchio magico”: nella nota da me inviata alla dirigenza ATM non si è mai parlato di “cerchio magico”. C’è quindi un evidente riflesso pavloviano da parte della dirigenza aziendale quando si osa chiedere, come mi son permesso io, nel mio ruolo di rappresentante dei cittadini, informazioni e delucidazioni su certe pratiche che, alla luce delle risposte, si confermano oltremodo poco accettabili dal punto di vista della gestione amministrativa. Non vorremmo che l’esistenza di questo presunto “cerchio magico” di cui parla Campagna, alla fine, lo confermasse lui stesso…
Infine, circa l’utilizzo dell’auto di servizio. Anche questa è una legittima richiesta di accesso agli atti per capire se, come si è appreso da fonti di stampa, il presidente Campagna ha utilizzato la sua autovettura in conto ATM per svolgere attività, invece, a favore di ASM Taormina.
Senza riferirsi ai burocratismi, per nascondersi dalla risposta, sarebbe gradita la produzione pubblica dei documenti, di carta, online, in app, nel cloud o a penna, che raccontino alla città che uso fa ATM e il suo vertice aziendale, delle macchine di servizio” conclude Russo.