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ATM: ORSA, CISL, CISAL, “FEUDATARIO, VASSALLI, VALVASSINI, VALVASSORI E SERVI DELLA GLEBA… TUTTO SUL CERCHIO MAGICO DEI SETTE”

- 14/10/2024

NOTA STAMPA ORSA TRASPORTI, FIT CISL, FAISA CISAL

Atm SpA si chiude a riccio e non risponde quando i sindacati denunciano la costante compressione dei diritti e dei salari dei lavoratori e l’atmosfera di Gestapo in cui sono costretti a lavorare, ma scatta immediatamente il comunicato stampa aziendale quando la discussione verte sul “cerchio magico” e sulla gestione privatistica delle risorse pubbliche. Evidentemente la lingua batte dove il dente duole…
Pur non avendo nulla a che spartire con il Consigliere Comunale Alessandro Russo del PD, né con gli altri Consiglieri Comunali di centro destra che in sede di Commissioni Trasporti hanno chiesto, in modo trasversale, la trasmissione in Procura degli atti inerenti il Cerchio Magico; riteniamo doveroso nei confronti dei lavoratori e dell’intera cittadinanza, rendere note alcune precisazioni in merito a un recente Comunicato del Presidente Campagna in risposta al Consigliere Comunale Russo circa l’esistenza di una ristretta cerchia di prescelti che in azienda gode di inaccettabili privilegi a spese della collettività. Problematica emersa in sede di Commissione Trasporti per voce del Consigliere Comunale Felice Calabrò e divenuta di interesse politico/amministrativo.

Le campagne elettorali preventive non sono di nostro interesse ma non possiamo permettere oltre che la sequela di dichiarazioni mendaci, la criminalizzazione del dissenso e la costante mistificazione della realtà che Campagna utilizza per minimizzare le responsabilità ascrittegli, passino per verità assoluta.

Probabilmente il Presidente pensa di essere sbarcato nel paese degli allocchi quando rilascia dichiarazioni alla stampa mantenendosi sul generico e senza sostenere le sue argomentazioni con atti certificati.

Nella risposta al Consigliere Russo Campagna mente, e sa di mentire, quando dichiara:
La premialità corrisposta in favore di alcuni dipendenti sono identiche a quelle in uso per l’erogazione delle premialità cosiddette sindacalizzate, in quanto oggetto di trattative di secondo livello con le organizzazioni sindacali”. In realtà l’ingente premialità corrisposta ad alcuni fortunati, individuati a giudizio insindacabile dell’azienda, non hanno nulla a che vedere con il premio di produzione concesso al resto dei lavoratori a seguito di accordo sindacale di secondo livello. Le differenze sono sostanziali e vale la pena elencarle:
in ATM SpA vige un accordo Sindacale di secondo livello, sottoscritto dalla Direzione Aziendale e dalle Organizzazioni Sindacali, all’interno del quale è previsto un lecito premio di produzione, previsto nel CCNL di categoria, da destinare a TUTTI i dipendenti che raggiungono gli obiettivi concordati con largo anticipo. La citata premialità è fondata sull’imparzialità, sulle pari opportunità e sulla trasparenza che un’azienda a sovvenzione pubblica ha l’obbligo di garantire e soprattutto, detto premio, a fronte di un investimento di denaro pubblico produce un certificato ritorno alla comunità in termini di miglioramento dei servizi. I dipendenti che non raggiungono gli obiettivi concordati, in fase di conguaglio semestrale devono restituire all’azienda le somme anticipate mensilmente e spesso le trattenute sono causa di buste paga in negativo che mettono in crisi il sostentamento delle famiglie dei lavoratori. Ciò non accade ai sette prescelti del cosiddetto “cerchio magico” che, oltre a percepire il premio “sindacalizzato”, sono destinatari di un ulteriore premio di 10.000 euro annui, somma che nessun dipendente, neanche il più stacanovista, si sogna di raggiungere attraverso il premio
concordato con le Organizzazioni Sindacali.

Dagli atti ufficiali emerge che su delibera disgiunta del Presidente del CdA Giuseppe Campagna e del Direttore Generale Claudio Iozzi, Atm SpA, a insaputa dei sindacati, ha disposto di valorizzare mediante gratifica economica aggiuntiva al già corrisposto
premio di produzione, sette determinati dipendenti che in passato sono stati anche oggetto di carriere veloci… Inoltre, nell’accordo individuale che l’azienda ha sottoscritto con i sette fortunati, non sono descritti nel dettaglio gli obiettivi da raggiungere, non sono elencati i parametri di valutazione e non è previsto alcun conguaglio. Pertanto trattasi di conclamata elargizione di denaro pubblico su decisione privata della direzione aziendale.

La definitiva differenza fra i due sistemi premianti che Campagna tatticamente definisce identici, si conferma nella lungaggine della trattativa per il rinnovo del premio rivolto alla collettività dei lavoratori che si trascina da mesi, a tavoli sindacali separati, per il mancato
accordo sull’aumento di pochi spiccioli, mentre per elargire un aumento di 800 euro al mese al cerchio magico è stata sufficiente una veloce delibera blindata del Consiglio di Amministrazione.

USO DELL’AUTO AZIENDALE: “UN FEUDO DA GESTIRE A PROPRIO USO E CONSUMO”

Per quanto riguarda l’utilizzo dell’automobile aziendale che, come descritto da alcuni organi di stampa, sarebbe stata utilizzata dal Presidente per esigenze estranee ad ATM SpA, se così fosse si confermerebbe la falsa riga intrapresa dal management che interpreta l’azienda a sovvenzione pubblica come un feudo da gestire con dinamiche privatistiche a proprio uso e consumo. Campagna generalizza e minimizza anche questo evento ma forse non sa che in passato un Sindaco di Messina dovette dimettersi per causa similare
Il Presidente la smetta di derubricare le proprie responsabilità con la propaganda demagogica,
l’efficienza del servizio che sbandiera ai quattro venti ad ogni piè sospinto non lo autorizza a comportarsi da feudatario e soprattutto si fonda sul cospicuo patrimonio di denaro pubblico che si è trovato a gestire. Tanto per fare un esempio calzante, nella fase di start-up la Messina Servizi Bene Comune è stata dotata di un capitale sociale di circa 800.000 euro, mentre ATM SpA ha ricevuto 4 milioni di euro…
Campagna la smetta anche di nominare la dignità dei lavoratori alla bisogna, appare veramente inqualificabile l’espressione del Presidente quando a copertura del cerchio magico dichiara: “Abbiamo stima dei dipendenti premiati per il loro lavoro…. riteniamo doveroso chiedere rispetto per il lavoro di oltre 500 dipendenti di Atm”.

In realtà la dignità dei 500 dipendenti viene calpestata giornalmente dall’azienda con centinaia di provvedimenti disciplinari pretestuosi che decurtano i salari, con le pressioni psicologiche e le minacce di licenziamento, con le telecamere nei luoghi di lavoro, con le messe in mora e le richieste di risarcimenti, con i costanti errori in busta paga, con l’invio del medico di controllo anche ai dipendenti malati oncologici…

L’annunciato rimpasto delle partecipate giunge veramente opportuno, dopo il rilancio dell’azienda trasporti, ottenuto con l’atteggiamento responsabile di alcuni sindacati e dell’intero Consiglio Comunale in fase di “Salva Messina”, adesso ATM SpA ha bisogno di una dirigenza morigerata e lungimirante che faccia rientrare le dinamiche gestionali nell’alveo della cosa pubblica e soprattutto interpreti tutta la platea dei lavoratori come una risorsa invece di suddividerli in Vassalli, valvassini, valvassori e servi della gleba.

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