“Affermazioni sconcertanti, inaccettabili e, soprattutto, fuorvianti”. Così Massimo Lo Piano, padre di un alunno della scuola elementare Mazzini, commenta le dichiarazioni via social della coordinatrice regionale di +Europa Palmira Mancuso.
In un post pubblicato alcuni giorni fa, quest’ultima entra nel merito dei problemi della gestione del personale e degli utenti della Messina Social City dichiarando, tra l’altro, che i lavoratori che alla Messina Social City si occupano dell’assistenza igienico-personale nelle scuole, si limitano a “imboccare i bambini o ad accompagnarli in bagno”.
“Queste affermazioni -spiega Lo Piano- dimostrano un’evidente ignoranza dei compiti svolti dagli Operatori Socio-Assistenziali che per diverse ore al giorno sono a contatto con i nostri figli che hanno bisogno di assistenza. Solo una persona che ignora cosa significhi assistenza scolastica può dire cose del genere. L’assistenza scolastica che effettua il personale della Messina Social City non è una cosa semplice da gestire e per aver affermato una cosa del genere la coordinatrice regionale di + Europa probabilmente ignora il significato della denominazione “allievo H”. Purtroppo, la gestione di queste tipologie di allievi, oltre a non essere molto semplice perché non riguarda solo imboccare o portare in bagno un bambino affetto da disabilità, può afferire ad altri mille aspetti relativi alla gestione dell’allievo, a seconda della patologia”.
LA RISPOSTA DI PALMIRA MANCUSO
A quanto scrive il genitore risponde in modo netto Palmira Mancuso:
“Sconcertante è che la Messina Social City sposti lavoratori dedicati appunto alla assistenza scolastica in servizi come l’ assistenza domiciliare. Questo era il nodo centrale delle mie dichiarazioni, volte a semplificare la differenza dei compiti. Questo genitore fa bene a ribadire quanto la Messina Social City non sappia prendersi cura dei loro figli, fa meno bene a farsi trascinare in polemiche politiche che evidentemente i vertici dell’ azienda non sono capaci di gestire. Tra l’altro tradendo con quel “Mancuso comprenda che sarebbe opportuno si scusasse, lei si” che il riferimento è alla mia richiesta diretta alla Croce’ di scuse a quanti sono stati tacciati di vedere disservizi inesistenti. Ci auguriamo che questo genitore riceva l’ assistenza che merita, e che noi chiediamo per tutti gli utenti dei servizi sociali, anche quelli non vicini politicamente all’ amministrazione“. Conclude così Mancuso.