L’azzurro vince il primo set, poi subisce la rimonta dell’iberico
Jannik Sinner battuto da Carlos Alcaraz nella finale del torneo di Pechino. L’azzurro, numero 1 del mondo e campione in carica, oggi viene sconfitto dallo spagnolo, testa di serie numero 2, per 6-7 (6-8), 6-4, 7-6 (7-3) dopo 3h22′ nel match che oppone gli unici 2 vincitori di tornei dello Slam nel 2024. Il 23enne altoatesino vede sfumare il settimo titolo della stagione e il 17esimo della carriera, ma rimane saldamente al primo posto nel ranking Atp: il vantaggio su Alcaraz, destinato a salire al numero 2 della classifica, si aggira attorno ai 4000 punti.
Sinner si arrende dopo una sfida durissima, la sesta persa contro il 21enne iberico in 10 confronti diretti. L’azzurro paga un rendimento altalenante al servizio (55% di prime palle), come dimostrano le 15 palle break concesse all’avversario, che ne sfrutta solo 3. Alla fine, in una partita equilibratissima, a fare la differenza sono i dettagli: nel tie-break decisivo, Alcaraz parte male ma poi non sbaglia più nulla. Game, set and match.
Il match
Sinner parte con il freno a mano tirato e rischia grosso già nel secondo game: l’azzurro cancella 2 palle break e si salva. Anche Alcaraz ingrana con qualche difficoltà e prima di salire 2-1 cancella un break point. Lo spagnolo allunga nel quarto game: Sinner si complica la vita con un doppio fallo e con un errore gratuito consegna all’avversario il break che vale il 3-1.
L’azzurro prova a rimanere in scia (4-2), ma Alcaraz non concede nulla e prosegue spedito (5-3). Nel nono game, lo spagnolo serve per il set: Sinner alza il livello nel momento cruciale, 2 vincenti e controbreak che riapre totalmente i giochi (4-5). L’epilogo è rimandato al tie-break dopo un brivido supplementare: il numero 1 del mondo, complici 2 doppi falli, deve prima cancellare un set point.
Nell’overtime ancora equilibrio (3-3) prima dell’allungo di Alcaraz (6-4) che si procura altri 2 set point. Sinner cancella il primo con un ace e annulla anche il secondo con una risposta da incorniciare (6-6). L’azzurro inanella 3 punti di fila, sale 7-6 e sfrutta la chance per chiudere i conti: 8-6, primo set in cassaforte dopo 1h10′ di battaglia con una rimonta capolavoro.
Nel secondo set, il servizio finalmente sale in cattedra: nessuna palla break, Alcaraz evita guai nel sesto game, il primo che arriva ai vantaggi. Il primo vero ostacolo della frazione si presenta davanti a Sinner sul 3-3. L’azzurro deve fronteggiare 2 palle break che rischiano di diventare decisive: il numero 1 del mondo piazza un filotto di 4 punti e sale 4-3.
Subito dopo, nelle sabbie mobili finisce Alcaraz: serve una maratona di 22 punti, con 2 palle break annullate, per agganciare il 4-4 grazie a 2 ace che risolvono il rebus. Dopo aver rischiato di subire il colpo del ko, lo spagnolo mette la freccia approfittando dell’unico passaggio a vuoto dell’avversario: break, 5-4 per l’iberico che si prende il secondo set (6-4) e rinvia il verdetto al terzo parziale dopo 2h07′ di battaglia.
Sinner accusa il colpo e cede il servizio in avvio di terzo set: Alcaraz sfonda nel terzo game, mette la freccia e sale 2-1. L’azzurro rischia di uscire definitivamente dalla partita quando, sotto 1-3, offre altre 2 palle break allo spagnolo. Il numero 1 del mondo si salva (2-3) e tiene viva la speranza. Il premio arriva nell’ottavo game: Alcaraz si inceppa e regala il break che rimette tutto in discussione (4-4). Sinner si riaccende del tutto, sale 5-4 e arriva a 2 punti dalla vittoria (30-30) senza andare oltre (5-5). Il tie-break, dopo l’ennesima palla break annullata dall’italiano, è l’epilogo inevitabile di un match tiratissimo.
Sinner esce sparato dai blocchi (3-0) ma viene raggiunto da Alcaraz (3-3) e superato: lo spagnolo infila 7 punti uno dietro l’altro, vince il tie-break 7-3 e si prende il titolo.
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