MESSINA, 20 SET – “Una celebre frase recita: il diavolo si nasconde nei dettagli”. Lo scrive in una nota la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino a proposito della chiusura annunciata del bypass idrico Taormina.
“Parafrasando questa espressione – continua la Senatrice – potrei dire che nella vicenda del bypass di Taormina, il diavolo si è nascosto nelle pieghe delle varie comunicazioni e giustificazioni con le quali si è cercato di fornire una spiegazione semplificata di tutta questa storia.
L’ultima in ordine cronologico è la lettera ricevuta dal Presidente di Siciliacque dott. Salvatore Castrovinci, attuale Sindaco del comune di Torrenova. (LEGGI QUI)
Che cosa dice il leghista Castrovinci? Afferma che la scelta di fare un bypass per Taormina é stata motivata con il fatto che Taormina non dispone di una rete idrica abbastanza grande per consentire l’immissione del flusso richiesto, per cui si è ben pensato di usare quella di Messina, facendo arrivare a Taormina l’acqua di Messina.
L’ACQUA CHE ERA DI MESSINA
Ecco il primo dettaglio: l’acqua che Taormina ha ricevuto dal by pass non è di siciliacque ma dell’acquedotto di Fiumefreddo, cioè si tratta di acqua messinese. Chiaro?
Castrovinci prosegue dicendo che visto che SA non poteva dare acqua direttamente a Taormina, questa acqua l’ha data Messina e poi SA, a sua volta, ha dato a Messina un quantitativo d’acqua corrispondente a quello già ceduto da Messina a Taormina. Lo so, assomiglia molto al gioco delle tre carte ma come ha detto il Sindaco di Taormina, c’è stato parecchio studio per arrivare a questa soluzione.
I DATI RICHIESTI E MAI FORNITI
E qui si cela il secondo dettaglio: se Taormina riceve l’acqua da Messina e Siciliacque a sua volta rimborsa un uguale quantitativo a Messina, quanta acqua è stata effettivamente distribuita rispettivamente a Messina e Taormina? E come si è fatto a garantire che Messina non abbia dato a Taormina più acqua di quella che SA è riuscita a sua volta a restituire alla stessa Messina? La domanda non è peregrina perché sulla misurazione dell’acqua fornita si gioca tutta la partita, per questo abbiamo chiesto tante volte di ricevere i dati relativi alla fornitura d’acqua ma fino ad ora questi dati non sono stati resi noti.
E veniamo alle conclusioni di Castrovinci, il quale ci tiene a precisare nell’ultima riga del suo comunicato, che chiaramente le quantità di acque fornite sono dipese dalla disponibilità delle riserve idriche. Questa frase è pleonastica ma anche inconsapevolmente disvelatrice della verità perché conferma che SA ha potuto restituire a Messina l’acqua nei limiti delle risorse disponibili. E qui torniamo al punto precedente: chi ha verificato l’esatta corrispondenza tra i quantitativi forniti da Messina a Taormina e da SA a Messina? Ovviamente lo show allestito il mese scorso, con insulti e invettive varie, aperture di saracinesche e misurazioni estemporanee, lascia il tempo che trova perché qui si parla di mesi di fornitura idrica, non di un giorno solo!
IL “MERO CALCOLO”
Vi voglio segnalare la risposta che De Luca fornisce a un commento sotto il suo post, in cui chiede al commentatore di turno se pensa che lui sia così “cretino” da mettere in difficoltà Messina che è una città che vale 25 volte l’elettorato Taormina in termini numerici.
Questa dichiarazione, che si trova appunto tra le pieghe dei vari commenti e dei post (come il diavolo che si nasconde nei dettagli appunto) dimostra inequivocabilmente che l’attenzione verso Messina da parte di De Luca è espressione di un mero calcolo di convenienza politica, altro che amore per Messina e i messinesi!
Infine – conclude la senatrice di Italia Viva – a De Luca, che ha dichiarato apertamente di nutrire disprezzo nei miei confronti, formulo un sincero ringraziamento perché con questa sua ultima dichiarazione, che chiude il cerchio con quelle rese circa un anno fa, ha chiarito a tutti che la vera natura dei suoi attacchi nei miei confronti è personale ed è animata da un profondo e inestinguibile risentimento, esonerandomi dall’onere della prova in tal senso.
Io, al contrario, non nutro risentimenti verso alcuno, tutto il mio impegno è sempre stato e continuerà ad essere rivolto a Messina e ai messinesi e al rispetto dei suoi diritti”.
La lettera del Presidente di Siciliacque Salvatore Castrovinci al Sindaco di Taormina