Il trasporto degli studenti della scuola dell’obbligo è in molti Comuni effettuato gratuitamente e senza oneri di compartecipazione. A Noto, ad esempio, il trasporto per studenti residenti in contrade extraurbane e gli studenti pendolari è assolutamente gratuito e non prevede oneri. Stessa cosa accade al Comune di Sutera, di Sant’Agata di Militello, a Favignana, ma anche a Catania, a Siracusa, e così via. Il servizio assume valenza di gratuità proprio in favore delle famiglie che hanno redditi bassi, che sono in emergenza economica, ma anche e soprattutto al fine di combattere la dispersione scolastica.
ANCORA PIU’ VIRTUOSI
Esistono poi esempi ancora più virtuosi, come il Comune di Porto Torres che nell’ottica della promozione del diritto allo studio, ha deciso di offrire sostegno agli alunni residenti che frequentano le scuole cittadine della scuola primaria e secondaria inferiore e superiore procedendo all’assegnazione di contributi per l’acquisto di materiale di cancelleria.
Insomma: nessuno dei predetti Comuni e di quelli che sono in linea con le stesse peculiarità di gratuità hanno mai pensato di ribaltare sulle famiglie oneri o presupposti di eventuale guadagno nell’esercizio di un servizio che serve principalmente a tenere sotto controllo il fenomeno della dispersione scolastica.
E a Messina?
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