I dati rilevati nell’Isola nei primi sette mesi del 2024 fanno registrare un lieve aumento del fenomeno infortunistico (+1,9%, da 12.675 a 12.924), aumento sostanzialmente in linea con quello nazionale pari al 1,7% (350.823 quelli registrati al 31 luglio 2024 in tutta l’Italia rispetto alle 344.897 dello stesso periodo del 2024).
L’incremento è comune a tutti e tre i settori; in particolare, il settore agricoltura con un aumento del 9.2%, nel settore industria e servizi si registra un aumento del 5%, mentre nel settore per conto dello Stato l’aumento si attesta al 3%.
L’andamento degli infortuni in itinere, (cioè quelli avvenuti nel tragitto casa–lavoro-casa) si caratterizza in Sicilia per un aumento del 21,3%, da 2188 registrati da gennaio a luglio del 2023 a 2655 eventi denunciati al 31 luglio 2024, superiore di oltre 14 punti percentuali all’incremento nazionale, pari al 6,9% (da 52.048 a 55.664).
Le tre province siciliane che dal primo di gennaio 2024 al 31 luglio 2024 hanno segnato il maggior andamento infortunistico sono: Catania, con n. 4306 denunce (il 33,3% del totale regionale), Palermo con n. 3605 denunce (27,8% del totale regionale) e Messina con n. 1826 denunce (14,1% del totale regionale).
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto in Sicilia nei primi sette mesi dell’anno sono state 50, dato in aumento del 51,5% rispetto a quello dei primi sette mesi del 2023 (pari a 33). Nel solo mese di luglio 2024 nell’Isola sono stati denunciati 5 infortuni mortali, contro un solo evento mortale registrato nello stesso mese del 2023. In tutto il territorio nazionale, nei primi sette mesi del 2024, sono state 577, 18 in più rispetto alle 559 registrate nel pari periodo del 2023.
Le denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia dal primo di gennaio al 31 luglio del 2024 sono state 946, in aumento di 15 casi rispetto allo stesso periodo del 2023. Quasi la metà dei casi di malattie professionali denunciate (468) riguardano patologie a carico del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo. Nei primi sette mesi del 2024 quelle protocollate dall’Inail, su tutto il territorio nazionale, sono state 54.471; Il 22,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
I dati rilevati mostrano un aumento delle patologie denunciate nella gestione Industria e servizi, + 10 casi, mentre è sostanzialmente stabile l’andamento sia nella gestione per conto dello Stato che in quella della Agricoltura.
Gli open data mensili pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele nelle analisi periodiche di dettaglio, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di picchi occasionali e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2024, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.
Nel numero complessivo delle denunce di infortunio sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.
dati INAIL