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Caso Sangiuliano, intervista a La Stampa di Boccia: ‘Il ministro sotto ricatto’

- 05/09/2024
boccia sangiuliano

Maria Rosaria Boccia rilascia un’intervista al quotidiano La stampa anticipata sul sito in cui l’imprenditrice racconta la sua verità .  “Vi dico tutto sul caso Sangiuliano, il ministro è sotto ricatto” .

ANSA – “Il ministro ha divulgato informazioni non corrette “sottolinea Boccia la quale sull’auto di tutela precisa: “Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe”.

L’opposizione chiama la premier Meloni a riferire sul caso Sangiuliano-Boccia in Parlamento.

Pd, M5s, Italia Viva parlano di ‘un duro colpo alle istituzioni’, mentre il leader dei Verdi Bonelli presenterà un esposto indirizzato alla Procura di Roma sul comportamento del ministro della Cultura. Nel centrodestra, invece, il caso è considerato ‘ampiamente chiarito’, come dice il capogruppo di Fi al Senato Gasparri, con l’intervista al Tg1 nella quale il ministro, in lacrime, ha chiesto scusa alla moglie, alla premier e ai suoi collaboratori per aver tradito la loro fiducia avviando una relazione con Maria Rosaria Boccia. La ‘consulente fantasma’ del ministro, da parte sua, ha reagito alle parole di Sangiuliano con l’invito a ‘non dire bugie’, in particolare con l’affermazione di non essere ricattabile.

Intanto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato il decreto ministeriale di articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del MiC, in attuazione del nuovo Regolamento di Organizzazione del dicastero. Il provvedimento – informa una nota – sarà pubblicato ad avvenuta registrazione da parte degli organi di controllo.

“Sul caso dell’intervista di ieri sera di Gennaro Sangiuliano al Tg1 sono diverse le richieste dei gruppi affinché la questione venga affrontata in commissione di Vigilanza. Convocherò con la massima urgenza un ufficio di presidenza per affrontare il caso e consentire ai gruppi di intervenire e porre le richieste che riterranno opportune“. Lo annuncia la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia.

Boccia: “Ricatto? Non mio ma da chi occupa i palazzi del potere”

 “Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. Così in un post su Instagram Maria Rosaria Boccia. “Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me. Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna. Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico”, dice Boccia.

“La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, “una che si vuole accreditare”, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e un amore culturale. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?” continua Boccia nel post.

L’esposto di Bonelli: ipotesi distrazione per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio

“La premier Giorgia Meloni ancora una volta difende l’indifendibile, non mi resta che rivolgermi all’attività giudiziaria”. Lo ha detto il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, prima di entrare al posto di polizia della Camera per depositare un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Roma sulla vicenda del ministro Sangiuliano. In allegato al documento articoli di stampa, mail e screenshot dei social di Maria Rosaria Boccia. Le ipotesi – ha spiegato – sono “distrazione per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio”. “Nella ricostruzione del ministro – ha detto – c’è qualcosa che non torna. Ieri ho ascoltato la sua imbarazzante intervista: non deve chiedere scusa alla moglie e a Meloni ma agli italiani perché accreditare una persona che non aveva nessun ruolo utilizzando servizi dello Stato, andando ospite di organizzazioni e amministrazioni locali, facendo in modo che la dottoressa Boccia venisse a conoscenza di atti riservati della Pubblica amministrazione sono fatti di una gravità inaudita”.

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