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Scuole e crisi idrica: se Caminiti è tranquillo allora “tutto bene”. Ma le interrogazioni non sono “allarmismi”

- 22/08/2024

L’assessore del Comune di Messina Francesco Caminiti prova a, è il caso di dirlo, gettare quella poca acqua che c’è sul fuoco delle richieste di chiarimenti e sulle preoccupazione dell’eventuale inasprirsi della crisi idrica in vista della riapertura delle scuole a Messina. L’assessore dichiara che “In risposta alle recenti dichiarazioni sulla capacità del Comune di Messina di garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate nelle scuole, in particolare nelle scuole dell’infanzia desidero fare chiarezza e mettere in luce le azioni concrete che l’Amministrazione ha già intrapreso per affrontare la riduzione idrica nella nostra città. Innanzitutto, è importante ribadire che non esiste alcun ‘caos acqua’ a Messina. Siamo pienamente consapevoli delle sfide poste dalla riduzione idrica, ma è essenziale evitare speculazioni che possano generare paure infondate tra i cittadini. A differenza di molte altre realtà regionali, la nostra amministrazione ha reagito prontamente, adottando misure precise per mitigare l’impatto della situazione. Monitoriamo costantemente la situazione idrica e siamo pronti a intervenire rapidamente in caso di eventuali criticità. Vorrei anche ricordare che questa Amministrazione aveva già effettuato un censimento degli istituti scolastici riguardo alla presenza di serbatoi prima di avviare i lavori per la mitigazione della vulnerabilità dell’acquedotto Fiumefreddo. Stiamo attualmente aggiornando questi dati per assicurarci che ogni scuola sia dotata delle infrastrutture necessarie per garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate. Inoltre, da qui al 10 settembre, con l’incremento di portata idrica derivante dai nuovi pozzi e dagli interventi sulle perdite, ci aspettiamo un ulteriore miglioramento della situazione, che già sta mostrando segnali positivi”.

Prendiamo atto del consueto ottimismo che contraddistingue ogni risposta dell’amministrazione comunale, soprattutto quando si tratta di crisi idrica. Siamo lieti che sia stato fatto “un censimento degli istituti scolastici riguardo alla presenza di serbatoi“, ma ricordiamo all’assessore che i serbatoi vanno riempiti e che quando il numero di abitanti a Messina aumenterà per il rientro dei tanti messinesi che attualmente si sono spostati presso le case al mare o in collina, si incrementerà di certo la domanda di acqua in città, per le scuole prima di tutto. La domanda è: basteranno i pozzi dopo sei anni di nulla, tardivamente captati, e dei quali ad oggi non si sa molto se non nulla, a soddisfare tale richiesta? Se l’assessore Caminiti, che è anche la storia delle amministrazioni deluchiane, è tranquillo, anche se ritiene, erroneamente, che le legittime interrogazioni dei consiglieri comunali, che finalmente si fanno sentire, siano meri “allarmismi”, allora ci chiediamo perché preoccuparci. E’, “ovviamente” tutto a posto.