Quando con Gaetano Sciacca, ex dirigente del Genio Civile di Messina, producemmo la serie di puntate denominate REPORTME, che tracciavano tutte le criticità del territorio circostante Messina e i rischi connessi al dissesto idrogeologico, l’attenzione dell’amministrazione comunale fu pressocché nulla. Registrammo anche una certa indifferenza da parte dei messinesi, purtroppo. Oggi alla luce delle recenti notizie di esondazioni a Faro Superiore ed a Zafferia a causa delle violente precipitazioni dovute alla rottura del clima afoso con quello dell’anticiclone delle Azzorre, tutto quanto mostrammo e sostanzialmente prevedemmo ha il sapore di una premonizione che fu facile per la verità. Le condizioni del territorio da sud a nord di Messina, abbandonato e privo di opere di messa in sicurezza di torrenti, versanti e corsi di acqua, garantiva una facile previsione di quanto sta avvenendo e di quanto, probabilmente accadrà. Così, mentre si provvede a liberare le strade per opera di Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e Protezione civile, appare quanto meno triste il dover dire “lo avevamo detto”.
L’Ingegnere Sciacca scrive in un post “In tempi non sospetti, abbiamo denunciato come le enormi somme provenienti dal PNRR dovevano essere impegnate per INFRASTRUTTURE quali STRADE e OPERE DI RACCOLTA ACQUE per consentire ai cittadini una vivibilità che manca, di contro l’Amministrazione con scelte discutibili ha preferito fare opere INUTILI – DANNOSE – PERICOLOSE proprio tutto il contrario di quello che invece Messina e i messinesi hanno bisogno. Almeno non chiamiamole emergenze“.
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