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Il naufragio del veliero Bayesian: individuato anche un quinto corpo, resta un disperso

- 21/08/2024
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I media britannici: ‘Recuperati i corpi di Mike Lynch e della figlia Hannah’

Il corpo di un’altra vittima del naufragio della Bayesian, il quinto, sarebbe stato individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.

All’appello mancherebbe dunque un solo disperso. Tre cadaveri sono già stati trasferiti in banchina e caricati sulle ambulanze. Si attende ora il completamento delle operazioni di recupero e l’arrivo delle altre salme. Due dei corpi recuperati sono del tycoon britannico Mike Lynch e di sua figlia 18enne Hannah, secondo quanto riporta il sito del Daily Telegraph dopo aver sentito le autorità italiane.

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Dopo avere sentito il comandante della Bayesian, James Cutfield, in queste ore i pm di Termini Imerese e i militari della Capitaneria di Porto stanno sentendo gli altri membri dell’equipaggio e i passeggeri sopravvissuti. Le loro testimonianze per cercare di ricostruire quanto successo nel corso del naufragio della barca a vela nel mare di Porticello. Da chiarire cosa sia successo che abbiamo provocato l’inabissamento della nave in pochissimi minuti. Intanto per le ricerche sono arrivati altri sub compresi i sommozzatori che hanno preso parte alla ricerche della strage della Concordia, la nave da crociera avvenuto la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. In questo modo potranno essere intensificate le immersioni per cercare di raggiungere le cabine che si trovano nella parte bassa dello scafo.

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Il “robot” che viene utilizzato per le ricerche è capace di operare sul fondale marino fino ad una quota di 300 metri e un’autonomia tra le 6 e le 7 ore. Il dispositivo messo in campo dalla Guardia Costiera, dotato di un’avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate, punta a fornire elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell’incidente a beneficio della Procura della Repubblica di Termini Imerese. 

Il relitto dello yacht, di proprietà del magnate britannico Mike Lynch che figura tra i dispersi con la figlia Hannah, il presidente di Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e sua moglie, tutti e quattro cittadini britannici, e l’avvocato americano Christopher Morvillo (legale di Lynch) con la consorte, è adagiato sulla fiancata di dritta, a una profondità di circa 50 metri. Secondo una prima ispezione esterna, lo scafo non presenterebbe falle e l’albero maestro in alluminio, alto 75 metri, sarebbe integro.

Ad attirare l’attenzione dei sub è stata anche la grande deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata perché il veliero si trovava in rada. Il pescaggio in assetto di navigazione del cosiddetto corpo morto, che nel caso del Bayesian è di circa dieci metri, mira i infatti ad assicurare stabilità all’imbarcazione. Il sollevamento della deriva potrebbe quindi avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto secondo le riprese di alcune telecamere del litorale, nel giro di un minuto.

Le ipotesi sul naufragio

Secondo quanto emerge dalle prime ispezioni, la deriva mobile dell’imbarcazione al momento del naufragio era parzialmente sollevata: quattro metri invece dei sette metri e mezzo. Al momento della tempesta, con ogni probabilità, l’imbarcazione sarebbe affondata con più facilità, con la deriva alzata. Inoltre, come fanno sapere dei broker assicurativi navali, sembra che almeno uno dei portelloni della barca fosse rimasto aperto. Secondo la ricostruzione dei broker gli ospiti sarebbero tornati a bordo tardi, “avevano tirato parzialmente su la deriva”. Ma pare che “alcuni portelloni siano rimasti aperti, “quelli che usano normalmente per i tender”. “Quando è arrivato quel colpo di vento, pur a secco di vela la barca si è inclinata paurosamente – è l’ipotesi – ha fatto un fiume d’acqua dal portellone sottovento ed è affondata in pochi minuti”.

Interrogato per oltre due ore il comandante del Bayesian

Secondo quanto apprende l’ANSA è durato oltre due ore l’interrogatorio di James Catfield, 51 anni, il comandante del Bayesian, il veliero affondato a mezzo miglio da Porticello (Palermo) poco prima dell’alba di lunedì scorso mentre imperversava una violenta tromba d’aria.

I pm della Procura di Termini Imerese, che ha aperto una inchiesta sul naufragio, lo hanno ascoltato ieri fino a tarda sera per ricostruire le fasi drammatiche dell’inabissamento e per acquisire dettagli tecnici utili alle indagini. Gli interrogatori proseguono anche oggi, i magistrati stanno sentendo tutti i sopravvissuti all’interno del resort Domina-Zagarella 

Bayesian: ‘Un amico di Lynch evoca una tragedia shakespeariana’

“Una tragedia” degna di William Shakespeare, sommo bardo della letteratura inglese. Così l’imprenditore Brent Hoberman commenta oggi dagli schermi di Sky News la sorte di Mike Lynch, disperso con altre 5 persone (inclusa una delle sue figlie) nell’affondamento al largo della Sicilia del suo mega yacht Bayesian.

Affondamento arrivato durante il viaggio con cui Lynch, tycoon dell’ hi-tech ribattezzato a suo tempo il ‘Bill Gates britannico’ e guru della sicurezza informatica collegato col mondo dei servizi segreti, intendeva celebrare la sua recente assoluzione contro ogni pronostico di fronte alla giustizia americana nell’ambito di una dura battaglia legale durata 12 anni con il colosso Usa Hewlett-Packard. Hoberman, amico di Lynch da 28 anni, racconta la figura dell’amico confessando di avergli chiesto anni fa, poco prima della sua estradizione in America, perché non fuggire in un Paese privo di accordi giudiziali con Washington. “‘Perché sono innocente'”, mi rispose,” a dispetto delle scarsissime possibilità di assoluzione che gli venivano allora accreditate.

“Che odissea – commenta ora Hoberman -, questa è una sorta di tragedia shakespeariana per qualcuno che ha speso 12 anni della propria vita a difendere il suo nome e, avendolo appena riabilitato, va in viaggio per festeggiare assieme a coloro che lo hanno aiutato (a vincere il processo), ma la cui barca viene investita da un disastro di quelli che capitano una volta su un milione”. Un destino ingiusto, conclude l’imprenditore amico, aggrappandosi ora alla speranza di “un clamoroso secondo atto” e dicendo di “pregare per un miracolo: Dio, che gran finale sarebbe”.