“Il confronto tra Messina e Milano risulta assolutamente sproporzionato e basato su dati non corretti. Messina e Milano sono città con caratteristiche territoriali e logistiche molto diverse, rendendo il paragone non pertinente”. Lo scrive Messina Servizi a seguito del nostro articolo pubblicato ieri che raffrontava due realtà sicuramente diverse dal punto di vista territoriale ma che in termini di numero di abitanti e numero di dipendenti riscontra valori sui quali invitavamo alla riflessione. In particolare sul punto che a Messina con un numero doppio di operatori rispetto a Milano si raggiunge un risultato inferiore e con un costo doppio.
Messina Servizi nella sua nota specifica che: “La città ha avviato il nuovo servizio di raccolta porta a porta integrato nel settembre 2019, sotto l’amministrazione De Luca, completandolo su tutto il territorio cittadino in soli 30 mesi, eliminando l’ultimo cassonetto a maggio 2021. Questo impegno ha portato Messina a raggiungere il 53,5% di raccolta differenziata nel 2022. A titolo di confronto, Milano, che ha iniziato la raccolta differenziata negli anni 2000, ha raggiunto il 62,1% nello stesso anno, secondo i dati Istat. Inoltre, l’Ispra ha certificato che nel 2022 Messina è la prima città del Sud Italia per raccolta differenziata tra quelle con più di 200 mila abitanti, un risultato di cui la città può andare fiera”.
I dati presentati a dicembre 2023, come diceva allora la presidente di Messina Servizi, Maria Grazia Interdonato, in una nota, riportavano Messina “posizionata, dopo le prime quattro città, Padova, Bologna, Venezia e Milano, in una forbice di solo 1,5 punti percentuali, fra il 5° e l’8° posto, insieme a Firenze, Torino e Verona”.
E ancora…
“L’articolo parte da un’informazione errata: al 31/12/2022, data di riferimento, MSBC contava 556 dipendenti impiegati nella raccolta dei rifiuti e nello spazzamento, e non 800 come indicato. Questo numero non corrisponde né al dato attuale né a quello previsto con le future assunzioni di 70 unità”. Nell’articolo sul quotidiano di Messina, però il dato riportato come certificato è di 800 dipendenti. Nessuna richiesta di smentita risulta sia stata, ad oggi, pubblicata dal quotidiano. Né tanto meno Messina Servizi fa alcun esercizio di trasparenza rispetto al sito di AMSIA che pubblica in modo evidente e non interpretabile il numero dei dipendenti in atto in forza. Per cui tale “precisazione” appare da verificare.
La trasparenza del sito AMSIA Milano
“Mentre il territorio di Milano – continua la nota di Messina Servizi – si estende su 181,08 km², quello di Messina copre 211 km², presentando però una conformazione molto diversa. Il territorio di Messina, infatti, non è paragonabile a quello di Milano, passando dal livello del mare fino ai 400 metri di altitudine di Castanea”. La dimensione territoriale riportata e riferita a Milano si riferisce SOLO alla città, mentre l’estensione della Città Metropolitana raggiunge gli oltre 1.500 chilometri quadrati. Ciò rileva se commisurato all’area di effettiva pertinenza di AMSIA.
“È rilevante anche il confronto sulla densità abitativa: Milano conta 7.735 abitanti per km², mentre Messina ne ha 1.042 per km². Ciò determina uno sforzo molto più elevato per completare i servizi”. I dati sono sempre riferiti alla sola porzione cittadina di Milano. Mentre se si fa riferimento all’area territoriale intera di Milano, con i suoi 3.208.509 abitanti distribuiti su un territorio di 1.575,7 Kmq, si rileva che è una delle aree più popolose a livello europeo. E’ anche un’area ad elevata densità abitativa, con 2.036 abitanti per Kmq.
“MSBC deve affrontare anche sfide logistiche significative: mentre AMSA può chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio grazie a diversi impianti, MSBC può contare solo sull’impianto di selezione di Pace, che permette di riciclare il 20% dei rifiuti raccolti.”. Dato corretto al quale è riferito il nostro invito alla riflessione.
“Il resto deve essere trasportato fino a 120/150 km di distanza, a causa della mancanza di una programmazione regionale adeguata in termini di impiantistica per la gestione dei rifiuti”. Sul sito di AMSIA si legge che “Nei nostri impianti riusciamo a trattare oltre il 50% dei rifiuti raccolti che sono avviati a recupero di materia e produzione di energia e il restante viene inviato ad impianti terzi per il trattamento e recupero di materia. Il nostro obiettivo è rafforzare ogni giorno di più il concetto di discarica zero e di economia circolare“.
“Infine, va evidenziato un dato positivo per le famiglie di Messina: la tassa sui rifiuti si è ridotta di oltre il 30%, con un risparmio di circa 140 euro all’anno per una famiglia media nel 2024. Inoltre, per la prima volta, sono state introdotte esenzioni e riduzioni per le famiglie in difficoltà economica, che riceveranno bollette con la dicitura “Nessun importo da pagare”. Questo rappresenta un importante passo avanti nel sostegno alle famiglie più vulnerabili”. Così conclude la nota di Messina Servizi.
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