Nota Stampa FIT-CISL e ORSA Trasporti
Ci rendiamo conto che il botta e risposta mediatico può apparire stucchevole, ma nell’interesse dei lavoratori, della sicurezza e per amore di verità non possiamo esimerci dal segnalare le false
dichiarazioni della dirigenza di ATM SpA dopo l’aggressione subita da un autista al capolinea di
Giampilieri. L’azienda dichiara di essere vicina al lavoratore aggredito ma, ad oggi, nessun dirigente aziendale ha contattato il malcapitato per chiedere: come stai? L’unico supporto, anche morale, l’autista l’ha ricevuto dalle forze dell’ordine che sono intervenute tempestivamente per evitare il peggio.
Inoltre, apprendiamo dalla stampa le seguenti dichiarazioni del management di ATM:
1 “I vertici dell’azienda sull’episodio fanno sapere di essere vicini all’operatore e che faranno le
opportune verifiche attraverso anche i sistemi di videosorveglianza montati nei veicoli ma
assicurano anche che per quanto riguarda le accuse mosse dai sindacati rispetto all’imposizione degli straordinari, il dipendente in questione non è assolutamente obbligato ad assolverli. Anzi: più volte, anche in passato, l’autista ha sollecitato l’azienda perché la stessa gli desse la possibilità di effettuarli”. “E’ stata proprio L’azienda ad aver implementato i sistemi di
videosorveglianza su tutta la flotta ATM, Le immagini raccolte, come da prassi consolidata,
verranno messe a disposizione dell’autorità competente e, una volta esaurite le verifiche l’azienda si rivarrà sull’aggressore”.
2 “nel caso specifico di ieri è stato l’autista stesso a chiedere il turno aggiuntivo”
A queste OO.SS. è sufficiente comprovare i fatti per fare emergere la mistificazione di efficienza in tema di sicurezza che da sempre caratterizza l’azione di propaganda di questo management. Andiamo ai fatti:
- Il mezzo in cui è stato aggredito l’autista corrisponde alla vettura A21, questo mezzo non è dotato di sistemi di videosorveglianza a bordo e si sfida l’azienda a smentire pubblicamente quanto asserito dalle scriventi OO.SS. Pertanto quando ATM dichiara che metterà le registrazioni a disposizione dell’autorità competente dichiara il falso, o peggio, non ha contezza della dotazione di sicurezza nei propri mezzi.
- L’autista non ha chiesto nessun turno aggiuntivo, infatti, come si evidenzia dalla tabella dei turni programmati, che si allega alla presente, nell’occasione il servizio straordinario in quella determinata linea è stato predisposto d’ufficio con tanto di marcatura rossa.
Temiamo unicamente ritorsioni aziendali sull’autista che, traumatizzato, ha scelto di non continuare la corsa nonostante l’invito della sala operativa, altro che vicinanza del management aziendale all’operatore aggredito…. Naturalmente seguiremo la vicenda e in caso di falasa propaganda, o peggio, di ennesime iniziative scorrette da parte del management aziendale che, come spesso denunciato da queste OO.SS., usa mantenere “ordine e disciplina” stringendo sotto costante pressione i lavoratori con sistemi illegittimi, non esiteremo a darne notizia all’opinione pubblica. Sempre comprovando i fatti con documentazione alla mano, come fatto nel caso in esame.
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