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Acqua di Messina e di Taormina: non serve uno “SHOW” ma i dati del vettoriamento del by pass dall’installazione ad oggi.

- 05/08/2024

Il nervo si è scoperto e il Sindaco di Taormina ha rotto il silenzio, con una diretta da Fiumedinisi. E, si sa, a parlar solo è sempre facile alzare la voce ed avere ragione.

Ma è giusto voler fare chiarezza, da ambo le parti, al netto degli “epiteti” come li chiama l’ex sindaco di Messina, ma che rimangono quello che sono, insulti gratuiti contro chi chiede contezza sulla gestione della risorsa più preziosa della Sicilia: l’acqua.

Inconcepibile che il primo cittadino della Perla dello Jonio si arrabbi, perché dovrebbe invece essere grato e riconoscente al sindaco di Messina che in regime di solidarietà ha concesso quel vettoriamento. A Messina nessuno lo concede né mai lo concederà.

Insomma al netto dello spettacolo dalle sponde di un fiume, quello del Nisi, che risente della diffusa ed innegabile siccità, c’è un solo bisogno che è quello che il neo taorminese ha citato, forse anche riprendendolo da quello che abbiamo scritto: le carte. Si ci vogliono le carte e non la prova con la controprova che fotografa un momento in particolare di uno scambio di acqua tra AMAM e Siciliacque, peraltro neanche sequenzialmente ben citato dal principe del Nisi. Perché è da AMAM che va a Taormina e da Siciliacque che dovrebbe tornare a Messina.

Non servono quindi altri show con dirette per soli fan, condite ancora di “epiteti” urlati ad alta voce e con il microfono in mano, in posizione esclusiva e predominante. Ma serve un dato ben preciso: i dati del vettoriamento dalla creazione del bypass di solidarietà da Messina a Taormina ad oggi. Come è giusto che sappia il cittadino che dona con un gesto di samaritanesimo non condiviso perché non informato se non a cose fatte, e né approvato in Consiglio Comunale, ma che può essere anche gesto generoso di una città che di fronte alla necessità altrui non si è mai tirata indietro.

Serve solo questo Signor Sindaco di Taormina: non servono spettacoli travestiti da conferenze stampa. Ma solo quel dato. Esso stesso, se fornito con l’interezza della registrazione elettronica su un’utenza AMAM intestata al Comune di Taormina potrà dimostrare se chi chiede chiarezza può mai essere appellato “sciacallo”. O semmai, il contrario.