“Ancora una volta l’assessorato ai Servizi sociali e i vertici della Messina Social City hanno dimostrato la propria inadeguatezza nel gestire le opportunità messe a disposizione per i lavoratori più fragili economicamente”. Dure accuse del consigliere comunale Cosimo Oteri (Gruppo Misto) nei confronti dell’assessore Alessandra Calafiore e della presidente della MSC Valeria Asquini. “Stando a quello che riportano le cronache -incalza Oteri- la vicenda delle borse lavoro è stata governata con pressapochismo e menefreghismo nei confronti dei tirocinanti: centinaia di persone alle quali l’INPS ha sospeso (sospeso e non revocato, sia chiaro) l’assegno di inclusione perché nessuno, né all’assessorato ai Servizi sociali né alla MSC ha detto loro di presentare all’ente la documentazione inerente l’Assegno di Inclusione tramite i patronati o utilizzando lo SPID”.
La normativa prevede infatti che chi percepisce l’AdI lo comunichi all’INPS proprio per evitare la sospensione. La mancata informazione ai tirocinanti ha generato la sospensione dell’Assegno di Inclusione. “E visto che una volta presentata la documentazione prevista dalla legge ci vorranno 60 giorni per riattivarlo -spiega Oteri- centinaia di persone affronteranno l’estate privi di questo sostegno. Né la Calafiore né la Asquini hanno detto ai lavoratori come muoversi e tra l’altro, dettaglio non trascurabile, non hanno neanche fornito ai borsisti il contratto di lavoro da poter esibire per evitare la sospensione dell’AdI. Insomma, un pasticcio sulle spalle dei lavoratori, che non si meritavano questo menefreghismo da parte di chi li avrebbe dovuti tutelare”.
Ma sulle borse lavoro c’è un altro aspetto sul quale Oteri accende i riflettori. “Le borse lavoro sono uno strumento che le amministrazioni De Luca e Basile utilizzano da troppi anni e che non ha mai prodotto un efficace ingresso nel mondo del lavoro, come sbandierato e promesso per anni, ma solo precariato. Tra l’altro, nel 2023 la Commissione UE ha condannato l’Italia proprio per abuso del precariato: passaggio che questa amministrazione, che con l’Europa non va molto d’accordo, probabilmente per inesperienza o, peggio, per imperizia, non ha colto o ha preferito ignorare”.
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