
25 luglio 2024 – “L’emergenza siccità non può essere pagata dai cittadini e dalle cittadine, la politica e le istituzioni pensino a risolvere i problemi strutturali”, lo dice il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti.
Il sindacato raccoglie i disagi di una città in piena sofferenza per la crisi idrica e chiede interventi per superare una grave criticità che rischia di peggiorare le condizioni di vita e di
lavoro.
“Mentre si fanno annunci e proclami – dice Patti – ci sono intere zone, frazioni e condomìni senza acqua con conseguenti e pesanti disagi per la cittadinanza, le attività produttive ed esercizi commerciali. Siamo passati dalle promesse dell’acqua h24 agli annunci h24. Bisogna
intervenire strutturalmente sulla rete idrica “colabrodo” (l’Istat calcola una perdita del 52%) e programmare interventi che servano a risolvere definitivamente il problema”.
La Cgil Messina esprime, inoltre, preoccupazioni sulle ricadute occupazionali che l’emergenza idrica rischia di portarsi dietro, soprattutto nel settore alberghiero, turistico e della ricezione.
“Mentre il governo nazionale fa la legge sull’autonomia differenziata aumentando divari regionali e diseguaglianze sociali, toglie risorse e investe su un’opera che non è una priorità, il Ponte, qui ci sono famiglie, persone anziane e fragili, cittadini e cittadine che stanno
già pagando un prezzo alto per la carenza e mancanza d’acqua e che attendono risposte su quegli interventi che realmente servono al territorio”, conclude il segretario della Cgil Messina.
