E’ il 26 settembre 2023 quando il Sindaco di Messina Federico Basile annuncia con enfasi che “Questa mattina sono stati consegnati i lavori per la realizzazione dell’Asilo di via Brasile: un intervento di demolizione dell’ex scuola elementare di via Brasile da anni in stato di abbandono, per realizzare un asilo micro nido per 18 bambini, con struttura portante in legno lamellare Xlam, finiture edili in materiali ecocompatibili ed ambienti interni comfort ai più recenti standard”. Una notizia che conforta i dati pessimi di Messina circa la disponibilità di posti in asili nido comunali che vede la città dello Stretto al 3.35% di target rispetto al richiesto 33%. Così nel 2023 vengono affidati i lavori alla ditta Althea s.r.l. di Favara, in provincia di Agrigento. E come scrive sempre quel 26 settembre dello scorso anno il nostro Sindaco Federico “ha operato un ribasso d’asta del 30,304% per un importo contrattuale netto di € 540.551,74, a fronte di un finanziamento complessivo di 1.000.000,00 nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Messina per il Sud – Masterplan“. Sono Fondi dell’Agenzia di Sviluppo e Coesione che prevedono la fine dei lavori dell’asilo di via Brasile, come da cartello presente fuori dal cantiere, entro il 23 aprile del 2024. Il Sindaco Basile, come è sua abitudine, tra emoticon di braccia muscolose e sorrisi, conclude il suo post della data di consegna dei lavori alla ditta Althea s.r.l., con un meraviglioso e significativo “Andiamo avanti insieME”. Bello. Davvero. Ma ad oggi?
IN VIA BRASILE IL NULLA “COSMICO”
E’ passato il mese di aprile 2024, ma anche maggio, giugno e ormai luglio e di asilo in via Brasile non se ne vede neanche l’ombra. Anzi: abbattuta la ex scuola è rimasta un’area abbandonata e degradata in cui, catenaccio al cancello, non ci lavora nessuno da tempo. E’ così che Messina vuol recuperare il gap di posti disponibili negli asili nido? E’ così che si vuol dare seguito attuativo a quanto l’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore ha dichiarato sul quotidiano di Messina poco tempo fa, il 9 luglio per essere precisi? Che “l’approccio per il sostegno alle famiglie globale ed il cambiamento radicale” è un concetto che trova d’accordo tutti, ma così facendo, quando i fatti non coincidono con le intenzioni, questa frase stampata su un giornale rimane solo un’idea, vuota di significato se non un ideale inattuato.
I FANTASMAGORICI 500 POSTI DI CATENO DE LUCA
Eppure Messina ha davvero tanto bisogno di posti per bambini che fanno parte di nuclei familiari che non possono permettersi i costi del privato. E lo aveva capito l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca quando dichiarò nel dicembre del 2019 che “entro gennaio 2020 si arriverà a 128 posti, a fronte degli attuali 65, con l’apertura degli asili Lupetto, San Licandro e a Palazzo Zanca“, con il fantasmagorico obiettivo di “arrivare a 500 posti entro il termine del mandato”. Ebbene De Luca al termine del mandato non ci è mai arrivato, visto che ha deciso, come noto, di abbandonare anzi tempo la poltrona di primo cittadino di Messina, fallare l’elezione a Presidente della Regione, quella di deputato a Monza e poi quella alle Europee, per rimanere costretto Sindaco di Taormina, per poi diventare quasi protagonista a “Chi l’ha visto” nelle ultime settimane. Insomma una debacle su tutta la linea, visto che i posti per i bimbi messinesi negli asili comunali erano 65 e sono passati, dopo 4 anni e due sindaci, ma sempre con gli stessi assessori, a soli 123 posti disponibili. Eppure dovevano essere, come da proclama, ben 500 oggi. Un fallimento su tutta la linea ed a spese di chi ne ha un disperato bisogno.
ANNUNCI SENZA FATTI CONCRETI
“L’assessora Calafiore – fa presente la Cgil Messina in un nostro articolo dell’11 luglio scorso – dichiara che in cantiere ci sono 240 posti negli asili nido comunali divisi in sei strutture da realizzare con i fondi del PNRR. Lo scorso ottobre, il sindaco Basile annunciava l’ultimazione dei lavori dell’asilo “Capitan Traina” a Bordonaro a gennaio 2024, la fine dei lavori dell’asilo di Via Brasile a dicembre 2023, la fine dei lavori dell’asilo di Granatari a novembre 2023, così come quello del CEP a novembre 2023“.
“Tutte scadenze rinviate a data da destinarsi”, osservano il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti, e la segretaria confederale con delega al welfare Stefania Radici.
Analisi che suona come un epitaffio che pone, ad oggi, una pietra tombale ed un’alea di pesante sfiducia su ogni futura dichiarazione, proclama, annuncio, progetto. Amen.