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Panoramica dello Stretto, la trappola mortale. Scooter contro un muro. Le foto di Letizia Bagalà dal Papardo con il marito “Potevamo morire, strada buia e buca non segnalata”

- 22/07/2024
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Panoramica dello Stretto a Messina. Non è stata una buca, ma qualcosa che ci somiglia molto, con l’aggravante dell’insidia stradale occulta. Quanto si vede nella foto è il risultato di un probabile lavoro di manutenzione dopo il quale il manto stradale è stato chiuso male. Questo avvallamento, irregolare e con un bordo più profondo dell’altro, si è rivelato una trappola che per poco non è stata mortale per due giovani che sabato sera procedevano sulla Panoramica dello Stretto a bordo di una Vespa 150. A spiegare i fatti è Maria Letizia Bagalà, di Reggio Calabria ma residente a Messina, che sentiamo dall’ospedale Papardo dove si trova ricoverata con il marito che guidava il mezzo. “Mentre ritornavamo dal mare e percorrevamo una completamente buia Panoramica, il nostro mezzo ha improvvisamente e vistosamente sbandato tanto da perderne il controllo. Siamo così finiti contro un muro“. Letizia parla da una lettiga del Pronto Soccorso del Papardo “Qui non c’è posto in reparto e dovremo rimanerci almeno altri 3 giorni“. Letizia ha escoriazioni varie, ferite alle gambe, alla spalla, al viso. “Ho uno zigomo rotto e una frattura maxillofacciale scomposta per la quale si dovrà quasi certamente intervenire” dice e autorizza, anzi pretende, la pubblicazione delle foto, “Almeno così si renderà conto chi ne è responsabile che lì, dove siamo caduti noi, qualcuno può rimetterci la vita“. Al conducente è andata anche peggio: “Mio marito ha una commozione cerebrale e una profonda ferita alla schiena, oltre ad escoriazioni gravi”, riferisce sempre Letizia, “non è molto cosciente ma la sta ascoltando“. Da lui non abbiamo ricevuto diretta autorizzazione a pubblicare la foto e quindi non la divulghiamo nell’articolo.

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“Si tratta di una vera e propria insidia stradale per la quale stiamo accertando le responsabilità” riferisce l’avvocato Cesare Santonocito che sentiamo anche lui telefonicamente e su indicazione di Maria Letizia. “Abbiamo chiesto alla Polizia Metropolitana ed alla Polizia Municipale di Messina di verificare se quei lavori siano stati effettuati per conto dell’AMAM, in quanto proprio lì, sotto il manto stradale passa una conduttura”. Insomma la vicenda porterà di certo ad una richiesta importante di risarcimento per lesioni gravissime, che non potrà, però, di certo risarcire la paura e il danno di quanto patito da chi stava semplicemente godendosi l’estate e chi con la faccia ci lavora. Maria Letizia è un’influencer piuttosto conosciuta.