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I Sindacati replicano ad Atm ‘SE OGNUNO È COLPEVOLE DI QUALCOSA, ALLA FINE TUTTI SAREMO INNOCENTI’

- 20/07/2024

E’ ormai logora la tattica del presidente Campagna che per la ripetitività dei concetti espressi, fino alla noia, assume i connotati del patetico. Ogni volta che qualche sigla sindacale dissente dal suo atteggiamento feudale, parte la campagna del fango orchestrata da “Pippo” contro i rappresentanti dei lavoratori che non si allineano al diktat. L’ha fatto al suo insediamento, gettando discredito gratuito su presunte assunzioni familiste che, a suo dire, si sarebbero consumate durante le gestioni aziendali che lo hanno preceduto, facendo nomi e cognomi, in violazione di quella privacy che oggi invoca a tutela del “cerchio magico” che recentemente ha compiaciuto con premialità ad personam, segnalate dal Consigliere Comunale Alessandro Russo. L’intervista che ha rilasciato il Presidente additando strumentalmente un sindacalista, che sarebbe colpevole di fruire di permessi sindacali senza partecipare alle riunioni, è il chiaro tentativo di mischiare le carte per mettere sotto il tappeto il polverone dei premi pagati, con soldi pubblici, a determinati dipendenti, scelti a insindacabile giudizio del Consiglio di Amministrazione e della Direzione aziendale. Colto nello scivolone amministrativo dai connotati illegittimi, su cui faranno chiarezza le sedi deputate, Campagna getta fango sui sindacalisti cosi, SE OGNUNO È COLPEVOLE DI QUALCOSA, ALLA FINE TUTTI SAREMO INNOCENTI…Invece di lanciare strali tattici indefiniti, il Presidente dovrebbe avere il coraggio e la dignità sociale mostrata dal Consigliere Comunale Russo che ha esposto con dettagli e documentazione allegata il caso dei premi distribuiti a discrezione del “feudo”. Se Campagna avesse la possibilità e il coraggio di fare nomi e cognomi, si svelerebbe che la sigla da lui additata presenzia con puntualità le riunioni in ATM, che l’agibilità sindacale è un diritto riconosciuto dallo Statuto dei lavoratori e il sindacalista cui fa astratto riferimento, è costantemente impegnato in attività sindacale nel trasporto privato ed è anche quel dipendente di ATM SpA che “Pippo”, nel recente passato, ha encomiato pubblicamente per aver fatto incassare all’azienda 500.000 euro nel sistema di vendita dei titoli di viaggio e nonostante il prestigioso obiettivo, ammesso dallo stesso Campagna, non è rientrato nel cerchio magico che per obiettivi indefiniti percepisce 10.000 euro a persona (sessantamila in totale) pagati con i soldi dei messinesi a loro insaputa. Il sistema Campagna ormai è noto a tutti… Se il tuo sindacato si comporta bene… allora sei dei nostri, in caso contrario partono le ritorsioni in azienda e si attiva la macchina del fango tattico. Riguardo le procedure di selezione interna per il parametro 193 che Campagna cita nelle sue dichiarazioni, gli addetti ai lavori ci leggono una difesa preventiva… (mette le mani avanti), infatti, voci da piazzale fanno già circolare i nomi dei papabili promossi. Dopo l’attesa selezione vedremo se la vox populi, anche questa volta, avrà azzeccato le previsioni e se fra i promossi ci saranno sindacalisti di livello provinciale che Campagna, attualmente, ha iscritto nel libro dei “buoni” che non scioperano e non creano problemi. Evidentemente il tema delle progressioni di carriere è l’elemento per cui la lingua del Presidente batte dove il dente duole, non è un caso se fra i percettori della discussa premialità personalizzata, figurano elementi che hanno fatto anche carriere brillanti e velocissime dopo aver stazionato per anni ai parametri bassi e sono stati imputati in contenziosi promossi dall’azienda con le precedenti amministrazioni. Nessuno si era mai accorto delle loro capacità nascoste, fortunatamente li ha scoperti il talent scout giunto da Roccalumera…Infine, appare doveroso un riscontro alla richiesta dei sei dipendenti percettori del premio di 10.000 euro che in una loro nota informale, pervenutaci su whatsapp e non nella pec delle segreterie, invocano l’intervento del sindacato a tutela della loro privacy. In premessa ci teniamo a chiarire che se un consigliere comunale chiede chiarezza sull’impiego del denaro pubblico, compie il dovere di controllo sociale per cui gli elettori gli hanno conferito mandato. Inoltre, avremmo preferito che la richiesta di tutela sindacale fosse dettata dalla convinzione che il sindacato difende i lavoratori ma prendiamo atto, con profondo rammarico, che nella nota dei lavoratori compare la descrizione della tutela della privacy, così come descritta dall’azienda in una nota pubblicata nel sito informativo di Nord chiama Sud, in buona sostanza un copia incolla. Non è il miglior modo di chiedere tutela ai sindacati scrivendo una nota dettata dall’azienda che ha il solo obiettivo di spaccare il fronte sindacale. A queste sigle sindacali sta a cuore la legittima privacy di TUTTI i lavoratori che ATM SpA infrange costantemente approfittando delle decine di telecamere, piazzate da altri dipendenti… (Sic!), dentro e fuori l’azienda e attraverso le quali fioccano centinaia di provvedimenti disciplinari pretestuosi, sottoscritti da altri dipendenti che figurano nella lista dei premiati… (Sic!). Non siamo contro le premialità concesse ai lavoratori, tutt’altro! Dedichiamo intere giornate del nostro tempo per convincere ATM ad aumentare il premio di produzione equamente distribuito che l’azienda minaccia disospendere ma, allo stesso tempo, per garantire la par condicio, non possiamo concedere discrezionalità esclusiva al management aziendale che divide i dipendenti fra lavoratori di seria A e lavoratori di serie B. Prendiamo atto degli obiettivi raggiunti, narrati nella vostra nota, e non abbiamo motivo per non credere, ma se vengono riconosciuti 10.000 euro a chi ha contribuito all’automazione dei parcheggi, alla campagna abbonamenti, al rilascio dei titoli di sosta… che premio dovrebbe riservare l’azienda agli autisti costretti allo straordinario per garantire il servizio? Ai quali vengono negate le ferie nel periodo estivo, continuamente a rischio sinistri che pagano di tasca propria dopo aver scontato le sospensioni inflitte dall’azienda per mano di altri dipendenti che risultano nella lista dei premiati a discrezione dell’azienda. Che premio ad personam dovrebbe percepire un ausiliario del traffico impiegato a Torre Morandi? Sotto il sole cocente, con gli edemi in tutto il corpo, costretto a pattugliare senza riparo e senza possibilità di sosta e per dissetarsi deve recarsi a piedi nel lido di Torre faro. Vogliamo parlare di Verificatori e Carristi continuamente minacciati e aggrediti dall’utenza incivile??? Cari colleghi, possiamo concedere all’azienda la presunzione feudale di decidere a chi distribuire i soldi pubblici, ma da lavoratori, come voi giustamente vi definite, ci aspettiamo supporto nella rivendicazione di equità e rispetto della dignità dei lavoratori. Siamo certi che in questi temi di interesse generale sarete al nostro fianco e vi invitiamo a partecipare alla conferenza stampa che stiamo organizzando per raccontare alla città la nostra verità.

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