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Cgil Messina: turismo culturale settore strategico per attrattività e competitività ma lavoratori e lavoratrici in condizioni di instabilità ed incertezza in attesa di sapere che fine faranno dal 30 settembre

- 20/07/2024

20 luglio 2024 – La Cgil Messina lancia l’allarme sull’incertezza occupazionale per i lavoratori e le lavoratrici dei siti culturali del territorio. I servizi di biglietteria, controllo accessi, audioguide, visite guidate, bookshop, pulizia, guardaroba, bar nei siti culturali della Regione siciliana sono affidati a società che operano in concessione. Nei siti di Messina il raggruppamento di imprese che eroga i servizi è composto da “Aditus srl”, in qualità di mandataria e “Civita Sicilia”. In tutto sono circa 25 i dipendenti, ma durante la stagione estiva il numero raddoppia con l’arrivo degli stagionali. Sono divisi nei vari siti: Parco archeologico di Naxos, Teatro Antico di Taormina, Isolabella, Museo regionale di Messina, Area archeologica Teatro antico di Tindari, Villa romana di Patti, Museo archeologico Bernabò Brea di Lipari. Il contratto di concessione in essere risale al 2017, doveva durare 4 anni, ma a causa delle chiusure dovute all’emergenza epidemiologica, si è protratto e continua a vigere in regime di proroga.

La Cgil Messina fa presente come l’ultima proroga scadrà a settembre 2024 e come in assenza di un nuovo bando di gara, non c’è alcuna certezza in merito alla continuità occupazionale del personale.“Riteniamo assurdo – dichiarano il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti e la segretaria confederale Stefania Radici – che a fronte della retorica della classe dirigente che assegna al turismo il ruolo di volano di sviluppo, non ci sia nessun investimento vero, concreto e di lungo periodo nel lavoro nel settore. Il turismo è un settore ad alta intensità di lavoro e la qualità dei servizi turistici è direttamente proporzionale alla qualità delle condizioni di lavoro di chi quei servizi li eroga. Stabilità occupazionale, riconoscimento delle competenze e delle professionalità, formazione continua, giuste retribuzioni, un’organizzazione del lavoro che tenga in equilibrio esigenze del lavoratore e dell’azienda sono tutti elementi che qualificano il lavoro”. Parliamo di siti culturali in grande espansione, sottolinea la Cgil Messina che osserva come i dati recentemente resi pubblici dalla Regione siciliana segnalano che nei primi sei mesi del 2024 nei tre siti del Parco archeologico Naxos Taormina (Teatro antico, Museo e Area archeologica di Naxos e Isola Bella) si sono registrati complessivamente 534.818 visitatori, con una crescita del 14% rispetto allo stesso semestre del 2023 quando furono 467.619. I tre siti – prosegue il sindacato – hanno fatturato 4,58 milioni di euro, di cui 4,37 milioni il Teatro Antico. Una crescita pari al 28% in più rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, quando ci si era fermati a 3,56 milioni.

I dati 2023 dell’ultimo rapporto SIAE segnalano che gli spettatori nei teatri in Sicilia aumentano del 53% rispetto ad una media nazionale del 37%, segnale di un pubblico particolarmente attratto dall’organizzazione di eventi e spettacoli culturali.L

a Cgil Messina ha sollecitato la Regione, attraverso il Dipartimento regionale dei Beni culturali, a fornire informazioni chiare in merito alle prospettive occupazionali dei dipendenti ed in particolare in merito all’espletamento di una nuova gara. Gara che tuttavia può essere avviata solo dopo che la Regione abbia verificato che il RTI operante al momento abbia raggiunto l’equilibrio economico-finanziario ai sensi dell’art.14 del precedente bando di gara ovvero, in caso di disequilibrio, rinegozi un nuovo termine di scadenza del contratto. Inoltre, al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro del personale nel passaggio al nuovo contraente, la Cgil ha già formulato concrete richieste per l’elaborazione di una clausola sociale cogente e incontrovertibile nel bando di gara di cui spetta l’espletamento alla Direzione del Parco archeologico Taormina/Naxos.

Precari storici dei beni culturali sono anche i custodi, lavoratori ASU, che aspettano la stabilizzazione da decine di anni.

“Si tratta di una stabilizzazione sancita dopo anni di lotte nell’ultima finanziaria regionale ma ancora non attuata”, fa presente il segretario generale della Fp-Cgil Messina Francesco Fucile.“Tutti i lavoratori e le lavoratrici del turismo vivono condizioni di lavoro precarie”, aggiunge la segretaria generale della Filcams-Cgil Messina Giselda Campolo che evidenza come “in particolare durante la stagione estiva nel turismo salta ogni regola: dai riposi non riconosciuti, alle ferie negate, agli straordinari non pagati, alle forme di lavoro irregolari fino al lavoro sommerso. Una situazione intollerabile e non degna di un paese civile”.