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Mafia. Barbagallo, PD: “Rendere efficace contrasto, settore rifiuti ci preoccupa di più” 

- 19/07/2024
paolo borsellino nbsp nbsp nbsp voce di Sicilia

Provenzano: “Meloni fa solo retorica e ipocrisia, suo governo non è contro la mafia”

Palermo, 19 luglio 2024 – Convegno dal titolo “Beni confiscati: dalla sottrazione alle mafie ala restituzione alla società. L’impegno del PD nell’anniversario della strage di via D’Amelio”, organizzato dal presidente della commissione regionale antimafia all’Ars, Antonello Cracolici. Presenti, oltre a Cracolici, Giovanni Burtone e Fabio Venezia, componenti della commissione regionale antimafia; Enza Rando, responsabile Legalità della segreteria nazionale PD; Peppe Provenzano, componente della commissione nazionale Antimafia; Walter Verini, capogruppo PD in commissione nazionale antimafia; Anthony Barbagallo, segretario regionale PD Sicilia e segretario della commissione nazionale Antimafia.

Anthony Barbagallo:

“Oggi una iniziativa partecipata del Partito Democratico siciliano per ribadire che in Sicilia e fuori dalla Sicilia il primo impegno, per noi, è per la legalità e contro la mafia. Sono intervenuti tutti i parlamentari regionali e nazionali che sono impegnati nelle commissioni antimafia e le sfide sono due: continuare nella ricerca della verità sulle vicende e sui fatti storici, soprattutto quelli legati alle indagini e ai depistaggi sulla strage di via D’Amelio. E contestualmente costruire insieme strumenti normativi efficaci per controllare e reprimere la criminalità organizzata e le attività ad essa connesse, rendendo ancora più efficaci i controlli dello stato su alcuni settori, su tutto quello dei rifiuti che è quello che ci preoccupa di più”. 

Peppe Provenzano:

“La memoria si può spegnere non solo dimenticando ma anche quando il ricordo viene offuscato da fiumi di retorica e di ipocrisia. Noi abbiamo lavorato e dobbiamo avere, tutti, la responsabilità di unirci nella lotta alla mafia. Ma dobbiamo anche unire le parole ai fatti e l’unità ha anche bisogno di verità. Non saremmo onesti se non dicessimo che siamo profondamente preoccupati perché, a differenza di quello che dice Giorgia Meloni – che sicuramente sentirà un legame particolare con il 19 luglio, anche io appartengo ad una generazione che è stata segnata da quelle stragi e che ha deciso di fare politica anche per rispondere a quelle bombe – e cioè che la lotta alla mafia è una priorità di questo governo semplicemente non è vero”. 

“Noi denunciamo – ha aggiunto Provenzano – il rischio concreto di un forte indebolimento degli strumenti di contrasto alla mafia, costruiti nel nostro Paese: dalla riforma del codice degli appalti che liberalizza i subappalti e riduce la legalità e aumenta gli spazi di infiltrazione; dall’aumento del tetto del contante all’abolizione dell’abuso d’ufficio alla paventata riforma delle intercettazioni. Vediamo – ha proseguito – un rischio molto concreto e lo vediamo anche sul tema dei beni confiscati in cui il Governo ha cancellato le risorse che da ministro avevamo destinato, nel PNRR, alla valorizzazione dei beni confiscati. Bisogna migliorare il loro utilizzo sociale ma – ha concluso – non si possono scardinare strumenti indispensabili alla lotta alla mafia”. 

paolo borsellino nbsp nbsp nbsp voce di Sicilia