“Siamo solo in tre operatori in servizio e ci dividiamo tra due reparti e la cucina“. Lo racconta un operatore OSA in servizio per conto della Messina Social City all’Ipab di Collereale ad accudire ciò che rimane degli ospiti di quel che era Casa Serena. “Solo in tre e dobbiamo assolvere a quel che sarebbe il compito di un ausiliario di cucina: lavare i piatti, le stoviglie e le pentole. E pertanto operiamo in cucina. Ma in cucina non ci dovremmo proprio stare perché non abbiamo il titolo per starci. Nessuno di noi, infatti, ha l’HACCP“. Che è la certificazione obbligatoria per poter manipolare direttamente o indirettamente alimenti destinati a pubblico o a comunità.

L’audio dell’operatore non lascia dubbi, così come i fogli di servizio affissi in bacheca nel settore dell’Ipab destinato agli ospiti della casa residenziale chiusa ormai da tempo in attesa di lavori che non iniziano mai, nonostante l’annuncio mesi fa, ormai, da parte della Presidente della Messina Social City Valeria Aquini di un bando che doveva partire ad aprile. Un anno, prima, già trascorso, “per fare i carotaggi per gli adeguamenti sismici”, per poi, un anno dopo, in quello corrente, riaffidarlo nuovamente poco tempo fa. Ad oggi né gli ospiti, né gli operatori, né la città e con loro il Consiglio Comunale ne hanno saputo più nulla.