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Meteo: l’Ondata di Calore durerà più del previsto, Forte maltempo in arrivo al Nord

- 12/07/2024
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Sembra poter durare più del previsto l’ondata di caldo che sta investendo tutto il nostro Paese. Le temperature sono dunque destinate a rimanere roventi ancora per parecchi giorni a causa di un possente anticiclone africano che in questi ultimi giorni ha esteso la sua bollente influenza a tutta l’Italia.

Vediamo dunque quali aree saranno maggiormente interessate da questa intensa fase africana e, cosa più importante, la sua durata.
Attualmente l’Italia è avvolta da una massa d’aria molto calda di origine sub-sahariana la quale, attraversando il “mare nostrum”, si carica di tanta umidità rendendo così la percezione del caldo ancora più evidente. Su molte regioni le temperature hanno già raggiunto valori significativi, ben superiori alla normalità climatica del periodo e come se non bastasse, nei prossimi giorni si prevede anche un ulteriore aumento.

ZONE PIU’ COLPITE
Il Sud e le due Isole maggiori continueranno ad essere l’epicentro di questa ondata di calore: in Sicilia si potrebbero registrare punte di 42-43°C, mentre la Sardegna si avvicinerà ai 40°C. Il resto delle regioni meridionali non sarà da meno, con temperature oscillanti tra i 36 e i 39°C e anche quelle centrali vedranno temperature vicine ai 40°C.
La novità di questa ondata di caldo, a differenza delle precedenti, è il coinvolgimento anche del Nord: Bologna e Ferrara, ad esempio, saranno particolarmente bollenti, con 36-37°C, mentre Milano registrerà temperature intorno ai 32-33°C.

NOTTI TROPICALI e HUMIDEX
Occhio anche alle temperature notturne, anch’esse orientate verso un ulteriore aumento con il conseguente persistere delle “notti tropicali“, ovvero caratterizzate da temperature minime mai inferiori ai 20°C.
Va infine considerato l’elevato indice di Humidex, conosciuto anche come indice di disagio bio-climatico, un parametro che misura la percezione del calore in relazione all’umidità e alla temperatura.
In condizioni di elevata umidità, come quelle previste nei prossimi giorni, la sudorazione è meno efficace nel raffreddare il corpo, aumentando così il disagio fisico percepito.

DURATA PREVISTA
Eccezion fatta per un lieve calo termico tra Venerdì 12 e Sabato 13 Luglio al Nord e su parte del Centro, dovuto a una maggiore instabilità temporalesca che sarà provocata dal passaggio della coda di una perturbazione, il caldo intenso sembra destinato a persistere più del previsto. Anzi, è molto probabile che si intensifichi ulteriormente nel corso della prossima settimana quando ci accompagnerà, quanto meno, fino alle porte del weekend 20-21 Luglio, ma verosimilmente anche oltre.

Meteo: Prossime Ore, imminenti Supercelle temporalesche con Grandinate, queste le Regioni colpite tra poco

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Massima attenzione nelle prossime ore quando vere e proprie supercelle temporalesche cariche di forti venti e grandinate colpiranno alcune regioni del nostro Paese.

Nonostante l’anticiclone africano abbia ormai il totale controllo del panorama meteo-climatico del nostro Paese, un suo parziale indebolimento favorirà il transito di un veloce ma insidioso fronte temporalesco che già dalle prossime ore provocherà forti rovesci e intensi temporali su alcune zone del Nord Italia.

Le aree maggiormente colpite saranno i rilievi alpini, dapprima quelli occidentali e in seguito, nel corso della giornata, anche quelli centrali e orientali. Tra il pomeriggio e la sera i fenomeni potranno temporaneamente spostarsi verso la Valle Padana interessando principalmente il basso Piemonte, alcuni tratti della Lombardia, l’area più settentrionale dell’Emilia e a seguire anche il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.

Attenzione ai forti contrasti che si verranno a creare tra le masse d’aria più fresca che accompagnano il fronte e il caldo preesistente. Un mix che potrà dare origine allo sviluppo di vere e proprie supercelle temporalesche. Si tratta di veri e propri giganti atmosferici, temibili manifestazioni della potenza della natura. Immaginate un enorme sistema nuvoloso che si erge minaccioso nel cielo, con una struttura interna complessa e in costante evoluzione. Al cuore di questo mostro meteorologico si trova il mesociclone, un vortice d’aria ascendente che ruota come un invisibile ingranaggio, alimentando l’intera tempesta.
Queste formazioni non sono semplici temporali passeggeri. Possono persistere per ore, spostandosi sul territorio e seminando il caos al loro passaggio. Il cielo si oscura, i venti si intensificano e l’aria si carica di tensione. Dalla base della nube possono scatenarsi piogge torrenziali, capaci di allagare vaste aree in poco tempo. La grandine che precipita da queste nubi può raggiungere dimensioni impressionanti, danneggiando tutto ciò che colpisce. In determinate condizioni, possono generare inoltre fenomeni vorticosi come i tornado.
Anche senza arrivare a questo estremo, i venti associati a una supercella possono essere così violenti da abbattere alberi e danneggiare strutture.

Ma se da un lato molte aree del Nord dovranno fare i conti con un contesto meteo assai turbolento, il resto del Paese continuerà invece a vivere una totale e bollente calma piatta sotto l’egida di un anticiclone africano che non ha nessuna intenzione di abbandonare il bacino del Mediterraneo.

ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (http://www.protezionecivile.gov.it/).

Sempre sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata inoltre valutata per la giornata di venerdì 12 luglio, allerta arancione sulla Provincia Autonoma di Bolzano e su alcuni settori della Lombardia. Valutata, inoltre, allerta gialla nella Provincia Autonoma di Trento, su gran parte del Piemonte e su ampi settori di Lombardia e Veneto.