“Stiamo lavorando per mitigare i disagi delle zone maggiormente colpite dalla crisi idrica in città. La mozione proposta in aula oggi dal PD sostanzialmente ci vede dalla stessa parte. Ogni punto proposto è infatti stato già avviato e messo in campo dalla mia Amministrazione. Mi fa dunque piacere vedere che il Partito Democratico, così come il centro destra che ha poi sottoscritto la mozione, condividano la nostra azione amministrativa. Il comune di Messina farà di più, sopperirà alle mancanze del governo regionale e nazionale intervenendo con proprie risorse per tutti quegli interventi che saranno necessari per affrontare e superare la crisi idrica“. E’ quanto si legge nel comunicato 636 di oggi inviato dal Comune di Messina alle redazioni in merito alla seduta di Consiglio Comunale sulla situazione della crisi idrica che sta colpendo anche Messina.
Nella prima nota, la 636 arrivata via mail alle 19.11 la lettura che il Sindaco Basile dava della seduta consiliare raffigurava una condizione di corrispondenza, quasi un’unione di amorosi sensi, tra amministrazione e Partito Democratico rappresentato dai consiglieri Alessandro Russo, Antonella Russo e Felice Calabrò.
Ma a seguito, della nostra telefonata al primo dei tre, al quale abbiamo inviato questa nota 636 è seguito un chiarimento che pone quanto avvenuto in Consiglio Comunale “una narrazione completamente diversa”, come sottolineato da Alessandro Russo.
“Tra il mondo come dovrebbe essere nella gestione di una crisi idrica – dichiara il consigliere Russo – che è quello che chiediamo sia nella nostra mozione e quello raccontato dal Sindaco Federico Basile c’è la dura realtà dei fatti che si contrappone. Sarebbe bello se il Sindaco – sottolinea Russo – potesse dire che siamo d’accordo sulla situazione così com’è, ma purtroppo non siamo sulla stessa barca e c’è una differenza sostanziale. Noi chiediamo che si facciano gli interventi per fronteggiare la crisi idrica ma la rigida differenza tra la nostra posizione come Pd e la sua rimane tutta”. Russo e gli altri consiglieri hanno infatti comunicato in aula al Sindaco la serie di difficoltà sopportate dalla cittadinanza, come l’impossibilità dei piani alti delle abitazioni ad intercettare l’acqua per i serbatoi.
Così, dopo la nostra segnalazione al consigliere Russo, della interpretazione quanto meno frettolosa riferita dal Sindaco di Messina Basile, circa la “corrispondenza di amorosi sensi” con il PD, inopportuna, tra l’altro dopo le accuse di essere “stampella dell’amministrazione” con il voto a favore del Pums proprio da parte dei tre consiglieri, ecco che con nota numero 637 alle 20:45 la lettura della seduta, inviata nella nota precedente del Comune, con le dichiarazioni della Presidente di AMAM, cambia totalmente, e il periodo su citato è come se venisse “cancellato”.
LA NOTA “finale” DEL COMUNE
Nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale, l’AMAM è entrata nel dettaglio tecnico degli interventi con la presidente Loredana Bonasera, che ha ripercorso quanto fatto in questi ultimi mesi: “Stiamo portando avanti un piano di progetti impegnativi che hanno l’obiettivo di migliorare la rete idrica,” ha spiegato la presidente Bonasera.
“Rispetto all’emergenza idrica che attanaglia la Sicilia, c’è da dire che l’attività di monitoraggio delle falde acquifere ci ha consentito di cogliere immediatamente un abbassamento nel tempo dell’approvvigionamento idrico, facendo scattare un piano di interventi mirati, ancora prima dell’emanazione dell’ordinanza regionale. Infatti, il livello della falda Fiumefreddo nel periodo gennaio-aprile 2024, che già nel 2023 si era ridotto di circa 70 cm, ha subìto un ulteriore abbassamento di oltre 1,00 m. Da subito siamo intervenuti con interventi mirati. Già a settembre 2023 abbiamo avviato la pulizia straordinaria delle sorgive. Sono stati eseguiti interventi sui pozzi cittadini di efficientamento, recuperando circa 28 litri/s. Abbiamo proceduto con la riparazione delle condotte e, durante i 6 distacchi programmati da novembre a maggio, sono state effettuate diverse riparazioni di condotte per efficientare la rete, recuperando circa 20 l/s. A febbraio 2024, il Sindaco ha richiesto con urgenza al Prefetto l’istituzione di un tavolo tecnico finalizzato all’individuazione di proposte e soluzioni necessarie. Si è dato avvio alla ricerca idrica nella zona nord con ricognizione di eventuali pozzi esistenti, procedure per la loro riabilitazione, sorgive, e ricerca subalvea. Tutto questo lo abbiamo messo in campo molto prima delle ordinanze regionali e lo abbiamo fatto perché abbiamo sempre lavorato per migliorare la rete idrica e il servizio che forniamo alla cittadinanza. Così come ha fatto rilevare anche la consigliera Antonella Russo nel suo intervento, per la maggior parte della popolazione cittadina il disagio è marginale. Non riguarda infatti tutti i distretti. Tuttavia l’azienda è accanto a tutti i cittadini e in particolare a quelli che più di tutti stanno subendo i disagi e siamo pronti con azioni concrete a sostenerli”, ha concluso la Presidente di AMAM.
AMAM e Amministrazione comunale hanno esposto gli interventi che saranno avviati e quelli che sono in fase di valutazione: Project financing per dissalatore in fase di valutazione. Si stanno valutando le proposte inviate ad AMAM.
L’azienda ha richiesto disponibilità di navi cisterne, qualora fosse necessario.
Si sta procedendo al riuso dell’acqua dei depuratori di Mili e San Saba e dell’acqua “fine corsa” delle fontane per scopi irrigui e antincendio.
Il verde cittadino verrà curato con autobotte e acqua non potabile della Messina Servizi.
Potenziamento del servizio autobotte con fornitura di mezzi e personale a disposizione dalle altre partecipate.
Sul piano dell’assistenza, AMAM procede a potenziare gli uffici reclami e segnalazioni con personale aggiuntivo.
Per i distretti che oggi hanno meno di 5 ore di erogazione giornaliera di acqua, si procederà con interventi mirati e autobotti a sostegno.
È pronta l’attivazione del COC in caso di necessità.
In città, delle 94 aree di distribuzione, solo 7 registrano un’erogazione inferiore a 5 ore giornaliere. Nelle restanti zone, la media di distribuzione è scesa dalle precedenti 18 ore a 13-14 ore, ma rimane significativamente più alta rispetto ad altre città siciliane. In 41 distretti l’erogazione è garantita tra le 15 e le 24 ore, in 11 distretti tra le 11 e le 15 ore, e in 34 distretti tra le 5 e le 10 ore. I maggiori disagi si registrano nei quartieri storicamente critici, sui quali l’azione amministrativa si è concentrata, mettendo in campo tutti gli interventi necessari, soprattutto di carattere programmatico.
Per quanto riguarda le tabelle di erogazione idrica zona per zona, l’AMAM ci tiene a spiegare che gli orari indicati in tabella si riferiscono all’apertura e chiusura dei serbatoi a servizio delle zone indicate. In virtù di ciò, alcune zone possono subire ritardi dovuti alla distanza dal serbatoio stesso o a criticità locali dei singoli edifici. Queste criticità sono oggetto degli interventi in corso finanziati dal PNRR. AMAM specifica inoltre che gli orari possono comunque subire variazioni anche in funzione della disponibilità della risorsa idrica, di eventuali guasti, di esigenze tecniche e degli interventi di manutenzione.