Il Parco Aldo Moro è ancora chiuso perché sotto sequestro della magistratura per consentire all’Arpa di completare i controlli che dovrebbero accertare l’esistenza o meno di amianto nell’area appena inaugurata e chiusa. Ma in quel parco c’è un prato e delle piante che rischiano di bruciarsi completamente. E, benché il prato non si sia rivelata proprio una grande idea progettuale, AMAM continua ad approvvigionare di acqua, sulla cui natura non abbiamo riscontri, ovvero se sia potabile o acqua per irrigazione. Insomma AMAM con i suoi operatori accede all’area sotto sequestro e risulta che abbia ottenuto un’autorizzazione specifica da parte della Procura per farlo in una porzione ristretta del parco con il solo intento di provvedere all’irrigazione. Ciò avviene con regolarità quotidiana.
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