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Festa della Repubblica, Mattarella “I Padri della Patria sognavano una Italia aperta all’Europa”. Festeggiata anche a Messina.

- 02/06/2024

“I Padri della Patria erano consapevoli dei rischi e dei limiti della chiusura negli ambiti nazionali e sognavano una Italia aperta all’Europa, vicina ai popoli che ovunque nel mondo stessero combattendo per le proprie liberta’”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scrive in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in occasione del 2 giugno.

Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune”, ha affermato il Presidente della Repubblica. “Celebrare i settantotto anni della nascita della Repubblica Italiana richiama i valori della nostra identità e di una Costituzione lungimirante e saggia, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Mattarella ha voluto sottolineare che “il nostro contributo – e in esso delle Forze Armate – alla causa della pace e della stabilità internazionali è più che mai prezioso nell’odierna situazione caratterizzata da devastazioni e aggressioni alle popolazioni civili in Europa e in Medio Oriente”. “La Repubblica – ha scritto Mattarella – è grata alle donne e agli uomini delle Forze Armate per i compiti assolti negli impegnativi teatri operativi ove sono chiamati ad operare, nell’ambito delle missioni delle Nazioni Unite, di quelle frutto della solidarietà fra i Paesi dell’Alleanza Atlantica, delle decisioni alle quali abbiamo concorso in sede di Unione Europea”.

Il presidente della Repubblica all’Altare della Patria ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto per le celebrazioni del 2 giugno. Accompagnato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, il Capo dello Stato ha ricevuto gli onori militari del battaglione interforze schierato davanti al monumento. Poi le note dell’Inno di Mameli. Intanto la pioggia concede una tregua e le celebrazioni proseguono, al momento, con gli ombrelli chiusi. Le Frecce tricolori hanno colorato il cielo sopra l’Altare della Patria. Poi Mattarella, sulla storica Lancia Flaminia, si è recato in via dei Fori Imperiali, al centro di Roma, per la tradizionale parata delle Forze Armate. All’arrivo applausi dalle tribune.

“È la festa della nostra democrazia, la festa della nostra unità e del nostro orgoglio”, ha detto la premier, Giorgia Meloni, a margine delle celebrazioni. “È una festa importante e straordinaria. Molto importante anche in questa fase perché siamo in una situazione nella quale tante certezze che avevamo, come la pace, sono in discussione e c’è bisogno della Repubblica e della nazione. C’è bisogno dello Stato per affrontare” la situazione “con responsabilità”, ha aggiunto.

“Questa festa è importante anche perché siamo in una campagna elettorale per le elezioni europee e in fondo questa festa ci ricorda anche la prima idea di Europa, che era un’idea di Europa che immaginava che la sua forza, la forza della sua unione, fosse anche la forza e la specificità degli Stati nazionali. Forse dovremmo tornare a quell’embrione di idea europea e di sogno europeo”, ha sottolineato la presidente del Consiglio.

Anche a Messina celebrata la Festa della Repubblica in piazza Unione Europea.