“La Procura arriverà alle stesse conclusioni”. La moglie Francesca Donato, e la figlia Carolina, sono state ascoltate a lungo dagli investigatori di Palermo
di Salvo Cataldo e Sausan Khalil
ROMA – Per i famigliari non si tratta affatto di suicidio e “siamo convinti che la Procura di Palermo arriverà alle stesse conclusioni”. A dirlo è Vincenzo Lo Re, il legale della famiglia di Angelo Onorato, rafforzando gli appelli sui social pubblicati in giornata dalla figlia dell’imprenditore siciliano.
Sua moglie, l’eurodeputata Francesca Donato è stata ascoltata fino alla tarda serata di ieri dagli investigatori della squadra mobile di Palermo che indagano sulla morte del marito, Angelo Onorato, trovato senza vita all’interno della sua Range Rover verde petrolio su una bretella laterale dell’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo. Con Donato anche la figlia, Carolina. Sono state le due donne a ritrovare l’auto di Onorato, architetto e titolare di un negozio di arredamenti molto noto in città, grazie al Gps del cellulare. Era atteso per pranzo ma dalle 12 non aveva più dato notizie di sé. Onorato è stato ritrovato seduto nella sua auto e con una fascetta stretta attorno al collo. Due le piste, omicidio o suicidio, ma gli investigatori non si sbilanciano. Donato negli uffici della Mobile ha comunque ribadito il pensiero che già aveva espresso subito dopo il ritrovamento del corpo del marito: non si sarebbe “mai ucciso”, “lo hanno ammazzato”.
Sulla stessa linea anche la figlia Carolina che sui social ha voluto ribadire la sua convinzione: “Mio padre è stato ammazzato”. “Mio padre non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia”, ha scritto la ragazza spiegando che “per come io stessa e mia madre lo abbiamo trovato vi dico che non è un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o pensare che mio padre si sia suicidato”.
IL LEGALE DELLA MOGLIE: “NON È SUICIDIO, LA PROCURA ARRIVERÀ ALLE STESSE CONCLUSIONI”
“Esistono una serie di considerazioni oggettive e soggettive che inducono i familiari ad escludere che
si sia trattato di un suicidio. Siamo convinti che la Procura di Palermo arriverà alle stesse conclusioni”. A dirlo è l’avvocato Vincenzo Lo Re, del Foro di Palermo, incaricato dall’europarlamentare Francesca Donato di seguire le indagini sulla morte del marito, Angelo Onorato, trovato morto ieri pomeriggio all’interno della sua auto lungo una bretella parallela al l’autostrada A29, nel capoluogo siciliano.
LE TELECAMERE NON AVREBBERO RIPRESO PASSANTI O AUTO NELLE VICINANZE
Al vaglio delle indagini le immagini riprese dalle telecamere presenti nell’area in cui è stata ritrovata l’auto dell’imprenditore. Da indiscrezioni, non emergerebbero elementi utili che possano portare a possibili aggressori. Dalle registrazioni esaminate dagli inquirenti, risulterebbe che nessun veicolo si sarebbe fermato nelle vicinanze del mezzo del professionista perché tutte le macchine “filmate” sono passate in un tempo incompatibile con una sosta. Né è stato ripreso alcun passante a piedi.
DISPOSTA L’AUTOPSIA NEI PROSSIMI GIORNI
Qualche risposta in più per chiarire le cause della morte di Onorato sono attese con l’autopsia che la Procura ha ha disposto tra domani e martedì.
UNA LETTERA RIVELEREBBE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE
Stando alle prime ricostruzioni, una lettera consegnata agli investigatori da un amico avvocato della vittima rivelerebbe delle possibili difficoltà economiche dell’imprenditore e dei contenziosi con debitori.
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