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Fondi persi Messina: a marzo 2023 era già tutto chiaro. Su 18 progetti, bocciati cinque e solo due erano ammissibili. Tutti i dati

- 21/05/2024
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Cosa sta accadendo a Messina ed al Sindaco Federico Basile? Dov’è finita la sicumera da “guardiano dei conti” con la quale, spocchiosamente, rispondeva ai nostri articoli ed a chi sollevava i dubbi sulla gestione dei fondi e sulla inesistenza di nuovi progetti, di nuove idee e di nuovi finanziamenti?

Dopo la nota del sindaco di Messina inviata ieri dall’ufficio stampa del Comune si scopre improvvisamente che le nubi ormai incombenti sull’amministrazione comunale di Messina sono dense e fitte e non più all’orizzonte come quando ne avevamo scritto ed avvertito per tempo e più volte già a cominciare dal 2023.

MARZO 2023 – L’AGENZIA DI COESIONE AVEVA GIA’ CONTESTATO QUASI TUTTO

Abbiamo scritto tanto e segnalato ancora di più, a partire dal mese di marzo dello scorso anno quando indicammo quale segnale d’allarme una lettera arrivata all’amministrazione comunale Basile dal dottor Giorgio Martini, dirigente dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, nella quale si leggeva chiaramente la situazione di difficoltà in cui versava la capacità di programmazione del Sindaco Basile e del suo entourage. Quando mai” smentì il Sindaco con sufficienza e adombrando l’alea della falsa notizia, “si tratta solo di una fase intermedia” disse. E ancora Basile dichiarò “Tra le varie interlocuzioni, ieri, mercoledì 15 marzo 2023, l’invio di una semplice mail da parte dell’Agenzia di Coesione ha evidenziato la necessaria produzione di specificazioni in merito ad una serie di interventi per i quali, nonostante la coerenza alle linee guida del Piano Nazionale, non risultano chiari alcuni aspetti sulle finalità. Inoltre, sono già in programma successivi incontri finalizzati alla definizione degli interventi fino alla loro versione definitiva che, a seguire dalla sottoscrizione della convenzione, potranno essere attuati. Queste interlocuzioni sono del tutto normali“. Ma leggendo quel documento si scopre che il dottor Giorgio Martini per conto dell’Agenzia di Coesione aveva già dichiarato non ammissibili ben cinque di 18 progetti e ne aveva dichiarati privi di criticità solo due.

FEBBRAIO 2023 – CARLOTTA PREVITI SE NE VA E CROLLA IL SISTEMA PROGETTUALE DELLA GIUNTA BASILE

Il 24 febbraio, prima dell’arrivo della missiva di Martini, Carlotta Previti aveva lasciato “per motivi personali” la giunta Basile. Un evento rilevantissimo visto che fino a quel momento il deus ex machina dell’intera capacità di progettazione, reperimento fondi e programmazione e sviluppo era stata proprio la dottoressa Previti, esperta di spessore. Perché andò via la dottoressa Previti? Le motivazioni sono probabilmente molto simili a tutte quelle che ormai ascoltiamo da tempo da parte di chi in questi mesi ha lasciato il movimento di Cateno De Luca, sindaco di Taormina sempre in viaggio, sempre in campagna elettorale.

I 37 MILIONI PERDUTI: LE EVIDENTI CRITICITA’ CONTESTATE DALL’AGENZIA DI COESIONE

Carlotta Previti lasciò la giunta a febbraio dello scorso anno e nel mese successivo arrivò quella lettera/mail dell’Agenzia di Coesione nella quale, con l’esperienza di oggi, si comprende cosa c’è davvero dietro il grido di allarme di Basile che accolla al Governo tutta la responsabilità di una vera e propria debacle in merito agli oltre 37 milioni di finanziamenti persi e che potevano essere impiegati per Messina. I senatori Germanà e Musolino hanno dimostrato che quei fondi sono stati persi e non “scippati” come vorrebbe far intendere la solita narrazione manipolata dell’ufficio stampa del Sindaco Basile. Persi perché non spesi in tempo.

Ma perché non furono impiegati? La spiegazione sta probabilmente in quanto si legge nella lettera di Martini nella quale l’Agenzia di Coesione boccia quasi su tutta la linea la progettazione della giunta Basile. La lettera in questione reca come titolo “Indicazioni dell’AdG a seguito degli invii (in data 01/02/2023 e 10/02/2023) della proposta di Piano Operativo a valere sul “PN METRO plus e città medie Sud” 2021-2027 del Comune di Messina (v. anche incontri bilaterali in data 02/02/2023, 04/02/2023, 06/02/2023).

Agenzia di Coesione BOCCIA 5 PROGETTI SU 18 – CRITICITA’ SU 15

In quella lettera su 18 progetti presentati Martini ne bocciava del tutto CINQUE, per altri QUINDICI ne segnalava criticità evidenti e da approfondire. Il dottor Martini indicava l’assenza di criticità solo per DUE dei 18 progetti presentati per l’ammissione all’uso dei finanziamenti. Una Waterloo su tutta la linea. In particolare ecco i progetti sui quali il dirigente Martini indicava la non ammissibilità:

  • La Via dei Boschi €3.000.000,00, “Il progetto non è finanziabile”
  • MadeinME €2.600.000,00 “Il progetto non è finanziabile”
  • Impresa.NET €3.000.000,00 , “Il progetto non è finanziabile”
  • Progetto Green School-Buses – € 3.471.400,00 non è ammissibile
  • Adeguamento dei viadotti svincolo Giostra – € 3.000.000,00 non è ammissibile

LE CRITICITA’ EVIDENTI DEGLI ALTRI PROGETTI – Agenzia di Coesione “NON FINANZIAMO LA MANUTENZIONE ORDINARIA”

Per quanto attiene i progetti presentati con criticità “evidenti” c’è davvero di tutto:

  • Messa in Sicurezza della GAMM – climatizzazione e video sorveglianza a tutela delle
    opere per la fruizione e l’allestimento di grandi mostre. Martini scrive “il museo è inaugurato nel 2012 in questo caso si tratta di ripristinare ciò che nel mentre si è evidentemente rotto perché non manutenuto. Attenzione perché la manutenzione non è ammissibile
  • Restauro del Conventino e della Galleria Monumentale del Gran Camposanto di Messina con ricaduta turistica/culturale – il progetto ha un ammontare di 3 milioni e prevede il restauro del cimitero monumentale (o solo della cappella neogotica?) e la realizzazione di tutto il sistema di comunicazione e informazione (la guida turistica geo-referenziata) che aumentino la fruizione di questo cimitero considerato un parco urbano: misurare le entrate e/o l’incremento fruitivo. Così indicava Martini, e da allora i lavori sono fermi.
  • Messa in Sicurezza della scuola di Mili San Marco – l’OP5 ha progetti tematici settoriali (cultura, turismo, sicurezza urbana, ecoturismo) e progetti di territorio (dove si recupera una porzione di città con almeno due obiettivi specifici, ambiti tematici diversi). potete recuperate la scuola (attualmente chiusa) e mettete in sicurezza il territorio lavorando contro il rischio idrogeologico (non solo un muro). Lavori di Messa in Sicurezza Statica/Sismica della scuola Cannizzaro Galatti – messa in sicurezza sismica e restauro di bene posto sotto tutela della sovrintendenza. Per questi due interventi il dottor Martini ricorda alla Giunta Basile che “Restauro/costruzione dei plessi scolastici, adeguamento sismico, efficientamento, etc. etc. sono da sempre progetti del PON del MIUR (Cfr. PON Scuola e PON Istruzione nelle programmazioni precedenti) e POR. È dunque da valutare la strategicità dell’uso del PN Metro per questi progetti.
  • Messina Città accessibile e inclusiva – mi raccomando di dare aggiuntività (non solo ripavimentazione) e riconoscibilità al progetto (camminamenti e luoghi specifici, con un disegno urbano e concepiti secondo un progetto) altrimenti è manutenzione ordinaria e non è ammissibile.
  • Realizzazione del Museo virtuale Antonelliano – Casa Museo di Antonello da Messina – il progetto ha una sua logica, “resta da capire cosa si realizza: un museo “virtuale” è un museo tutto su web, non costerebbe oltre 3 milioni” scrive Martini.
  • Inclusione Sociale: ” per quanto concerne gli interventi finanziati ricorrendo al FSE plus, si è proceduto ad una rimodulazione degli interventi inserendo soltanto quelli volti ad erogare servizi. Infatti, inizialmente si era proposto l’acquisto di alloggi da destinare ai soggetti fragili, tuttavia, questa tipologia di interventi non è finanziabile con le risorse FSE plus, pertanto sono stati eliminati dal PO”. Per la sistemazione di questo progetto affinché fosse ammissibile ci sono voluti DUE incontri con l’amministrazione comunale, ma ciò nonostante… “In data successiva ai n. 2 incontri (uno in plenaria e uno specifico OP4, come descritto sopra), svoltisi con il Comune di Messina, la città ha inviato una nuova proposta di Piano operativo (vers.07/02/2023). La proposta di Piano, inviato il 10 Febbraio scorso, presenta ancora riferimenti non chiari sia alla realizzazione di infrastrutture per la realizzazione dei servizi che riferimenti all’uso di strumenti finanziari”.
  • Conversione del parcheggio multipiano a nodo di interscambio e di un centro direzionale per la gestione dei parcheggi – € 3.528.600,00. La descrizione dell’intervento richiede un approfondimento per fornire maggiori chiarimenti in merito all’oggetto del finanziamento. Nella scheda viene riportato che “All’interno della struttura, verranno (I) realizzate aree attrezzate per servizi di sharing mobility (car, bike, cargo bike), con previsione di acquisto di mezzi dedicati allo sharing, (II) installate apposite infrastrutture destinate alla ricarica dei mezzi elettrici utilizzati (III) create aree per la ricarica dei servizi di bike sharing e monopattini nonché aree per la custodia di mezzi privati per la mobilità dolce.” Tuttavia, di indica anche che “La struttura ospiterà anche un nuovo centro direzionale destinato ad uffici per la Mobilità urbana.” È necessario fornire dei chiarimenti sull’oggetto del finanziamento.
  • Comunicazione efficace per la città di Messina €1.500.000,00. Non si capisce come non siano sovrapponibili ad altre attività già finanziate
  • FULLDIGiME – Full Digital Messina € 2.469.525,00 Il progetto prevede la “… digitalizzazione di tutti i servizi al cittadino rimasti esclusi dalla misura 1.4.1 del PNRR, come ad esempio: dichiarazioni, richieste, pagamenti e comunicazioni con l’ente.”. Rispetto a tale necessità si evidenzia di fare attenzione alla autoconsistenza del progetto. Si ricorda che non è ammissibile la realizzazione di attività ordinarie di manutenzione

L’analisi è implacabile. Il risultato anche. E la chiamata alle armi contro il Governo per la revisione del PNRR che assorbe tutte le risorse non utilizzate dai Comuni è superflua, tardiva. e non costituisce alibi.

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