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Fondi PON METRO restituiti: replichiamo all’Amministrazione Basile. Fatti concreti, altro che “illazione”. Ecco perché e i documenti che lo dimostrano

- 10/05/2024

Abbiamo riscontrato con piacere che l’Amministrazione comunale di Messina ha deciso di rispondere in merito al nostro articolo relativo ai 16 milioni di euro del PON Metro che la stessa ha dovuto restituire all’Agenzia per le Politiche di Coesione e per il Sud. Il “piacere” deriva dalla constatazione che quando vuole questa Amministrazione comunale è in grado di rispondere e di dare spiegazioni sul proprio operato come impone il principio della trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Siamo meno lieti di leggere che quanto da noi riportato, secondo quanto scrive sempre l’Amministrazione Basile in una nota NON firmata, sia stata ritenuta “un’illazione”, pertanto, sempre secondo chi redige la nota dell’amministrazione, “destituita di veridicità”. In tal senso vogliamo rispondere.

Esistono molti documenti che attestano che quanto da noi riportato NON E’ UN’ILLAZIONE ma che si tratta indiscutibilmente di notizia vera confortata da fatti concreti in quanto chiaramente riportati su tali prove documentali in nostro possesso, che sono, peraltro, documenti pubblici e di facile reperimento, ovviamente per chi ne ha la voglia, il tempo e l’amore di farlo.

C’è un documento tra tutti che conferma quanto da noi scritto: si tratta della comunicazione datata 13 febbraio 2024 (prot. 0075470/2024) tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud, a firma del suo dirigente pro tempore Giorgio Martini ed il Comune di Messina, Responsabile Organismo Intermedio per il PON Città metropolitane 2014-20 . In questo documento che alleghiamo, Martini fa riferimento alla somma di euro 56.634.757,06, di cui euro 49.583.887,28 a valere sul FESR ed euro 7.050.869,78 a valere sul FSE (v. nostra nota prot. DPCOE-0000603-P-12/01/2024). In particolare si legge “Dalla lettura dei n. 2 prospetti in formato excel, forniti da codesto OI con la PEC e la PEO del 05/02/2023, sembrerebbe che l’ammontare speso entro il 31 dicembre 2023 da Messina con le risorse trasferite nel rispetto delle indicazioni di cui alla nota alct. AlCT. REGISTRO UFFICIALE(U).0030866.31-10-2023 della scrivente Autorità di Gestione, sia di euro 31.235.619,90, a valere sul FESR e di euro 5.583.425,07, a valere sul FSE“. Quindi, più sinteticamente il dirigente Martini segnala all’Amministrazione comunale di Messina che la somma effettivamente impiegata dal Comune entro la fine del 2023 è inferiore a quanto messo a disposizione e che quindi risulta, per differenza, una somma non utilizzata. E Martini chiede conferma di quanto visualizzato.

“Ne consegue – sottolinea e contabilizza Martini – anche che gli importi NON utilizzati siano invece, complessivamente, euro 19.815.712,09, di cui:

  • euro 18.348.267,38, a valere sul FESR;
  • euro 1.467.444,71, a valere sul FSE.”

Somme che, a questo punto se confermate dal Comune di Messina, dovranno essere restituite. Scrive a tal proposito sempre Martini: “Ciò premesso, si chiede – di procedere ad una urgente e definitiva comunicazione, da trasmettersi entro e non oltre il 15 febbraio 2024, che chiarisca e dettagli correttamente gli importi spesi e quelli non spesi, per singolo progetto a valere sul PON Città Metropolitane 2014-2020 e di procedere alla restituzione delle somme non utilizzate, tramite il trasferimento sul:

  • conto di contabilità speciale n. 05952

Per quanto concerne invece le risorse utilizzate, queste dovranno successivamente essere riconciliate in apposite Domande di Rimborso (DDR) da presentare secondo la procedura ordinaria“.

Ed il Comune di Messina risponde a Martini in data 22 marzo 2024, ben oltre il termine del 15 febbraio, con la Determinazione protocollata al numero 53001 e con oggetto “PON METRO 2014-2020 – CHIUSURA PROGRAMMAZIONE – REGOLARIZZAZIONE DELLE SOMME DI CUI AL TRASFERIMENTO FONDI DA PARTE DELL’ADG (RTFA CUMULATIVA) E RESTITUZIONE SOMME RESIDUE”.

Scrive il Comune nella Determina Dirigenziale a firma di Salvo Puccio:

CONSIDERATO:
Che, come richiesto dall’AdG, l’O.I. di Messina con nota prot. n. 66310 del 05.02.2024 ha trasmesso il format per la riconciliazione delle spese effettuate e quietanzate al 31.12.2023 con l’utilizzo delle somme trasferite con RTFA unica, pari a € 31.235.619,90 per fondi FESR e € 5.583.425,07 per fondi FSE;
Che con nota del 13/02/2024 introitata al nostro protocollo al n. 75470 (quella di cui sopra a firma dirigente Martini, ndr) , l’AdG ha richiesto la restituzione delle somme non utilizzate, ammontanti a complessivi € 19.815.712,09;
Che, a seguito di ulteriori approfondimenti, la spesa effettuata risulta pari a € 34.708.559,83 per fondi FESR e € 5.819.024,41 per fondi FSE suddivisi nei vari progetti come da nota integrativa inviata all’AdG prot. n.115508 del 19/03/2024 che si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante;
Che occorre regolarizzare le somme erogate dall’AdG collegandole ai relativi accertamenti, come indicato nel documento analitico allegato al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale.
RITENUTO pertanto di dover procedere alla restituzione all’Agenzia per la Coesione Territoriale delle somme erogate non utilizzate
“. Segue poi la tabella che alleghiamo con la quale vengono effettuate delle compensazioni, probabilmente quelle a cui si riferisce la nota di risposta del Comune, ma che in conclusione stabilisce di dover “RESTITUIRE all’Agenzia per la Coesione Territoriale la somma di € 14.875.327,45 a valere sui fondi FESR
(Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)”
.

Fonte 22 marzo 2024, Determinazione protocollata al numero 53001 e con oggetto “PON METRO 2014-2020 – CHIUSURA PROGRAMMAZIONE – REGOLARIZZAZIONE DELLE SOMME DI CUI AL TRASFERIMENTO FONDI DA PARTE DELL’ADG (RTFA CUMULATIVA) E RESTITUZIONE SOMME RESIDUE”

Il documento a firma del Dirigente del Comune di Messina Salvo Puccio, conferma che il Comune provvederà ad “EMETTERE gli ordinativi di incasso e contestuale regolarizzazione del sospeso di entrata n. 42535 e di pagamento per un totale di € 14.875.327,45, prelevando le somme dagli impegni di cui al punto 5.1, a favore di Agenzia per la Coesione Territoriale mediante bonifico sul conto di contabilità speciale n. 05952 – IBAN [OMISSIS…] indicando nella causale “CS 5952 (AG-COESFONDI-UE-FDR-L-183-87) – Codice Intervento: 2014IT16M2OP004_FESR/PON Città Metropolitane 2014/2020 Restituzione somme“.

Alla luce di quanto mostrato e dimostrato fin qui, riteniamo che sia pertanto errata l’affermazione prodotta nella nota di replica da parte dell’amministrazione, laddove dice che “Prima di diffondere le notizie su aspetti tecnici, magari complicati a molti, si dovrebbe avere la bontà di approfondire la tematica e chiedere il parere a chi di competenza“, possiamo infatti confermare a chi scrive per conto dell’Amministrazione Basile, ma non ha la “bontà” di firmarsi, che abbiamo profuso il dovuto impegno nella lettura dei documenti che alleghiamo e nell’accertamento di quanto da noi scritto. Quell’impegno che ci attendiamo venga profuso anche dai Consiglieri comunali nell’esercizio obbligatorio della loro funzione ispettiva e di controllo alla quale il voto espresso dai cittadini li chiama.

Disponibili a qualsiasi confronto o ad eventuali note di chiarimento o di replica, riteniamo che quanto su illustrato attesti senza alcun dubbio che il Comune di Messina non abbia trovato il modo di impiegare fondi che nei fatti sta o ha già restituito. Fondi che qualcuno a suo tempo, girando per gli uffici del Comune di Messina, non appena eletto sindaco, disse che erano stati “messi a dormire nei cassetti“. Probabilmente anche lui sarebbe d’accordo con noi che quanto descritto rappresenta un’occasione sprecata che Messina, come tanti altri Comuni, non può permettersi.

P.S. Non ci è sfuggito il passaggio dell’Amministrazione su “il trasferimento di 56 milioni da parte dell’Agenzia di Coesione”. Un punto sul quale ritorneremo trattandolo a parte.

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