
Il comunicato laconico di Sud chiama Nord chiama fuori il deputato regionale Alessandro De Leo dalle sue fila. Sembra quasi una sentenza quella a firma di La Vardera, Sciotto, Lombardo e Balsamo. O forse anche un atto che suggelli una versione prima che se ne accrediti un’altra. Come quella che De Leo era già in procinto di andarsene. Voci di corridoio infatti giurano che il deputato Alessandro De Leo sia in procinto di passare ad un partito di centro destra. E che già nelle prossime ore si potrebbe consolidare un progetto di passaggio che, senza l’atto di sfiducia e defenestrazione di Sud chiama Nord sarebbe suonato come l’ennesimo smacco per il movimento di Cateno De Luca. “Nel corso degli ultimi mesi, è diventato evidente un venir meno del rapporto fiduciario, accompagnato da un disinteresse manifesto verso le iniziative del partito e la nostra agenda politica” scrivono i fiduciari di Sud chiama Nord.
E ancora “Il Gruppo Parlamentare “Sud Chiama Nord” riconosce l’importanza della diversità di opinioni e prospettive all’interno del gruppo, tuttavia, ritiene che il comportamento del deputato De Leo non sia compatibile con i valori e gli obiettivi del gruppo e del Movimento”. Un movimento che inneggia e fa sua la bandiera della libertà ma che frettolosamente, ancor prima che il proprio leader esca dall’ospedale, pensa bene di buttare fuori uno dei propri deputati. Insomma, è sempre meglio “sparare” per primi.


