MESSINA, 30 Aprile – “Fa specie e impone degli interrogativi il fatto che, sulla questione della mancata nomina dal 2016 ad oggi del Garante dei Detenuti al Comune di Messina, a rispondere alla mia nota e a seguito di un articolo pubblicato dalla Gazzetta del Sud, sia il Presidente del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi e non il Sindaco di Messina. Il silenzio di Federico Basile sulla questione, come su molte altre da me sollevate sui servizi sociali, trova conferma anche dalla dimostrazione di disinteresse da parte del Sindaco nei confronti delle numerose sollecitazioni pervenute da parte del Presidente della Camera Penale di Messina ‘Erasmo da Rotterdam’ avvocato Filippo Mangiapane”. Lo scrive la Senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.
“Mi risulta infatti – continua la Senatrice Musolino – che per almeno un anno il Presidente della Camera Penale avv. Mangiapane abbia sollecitato il Sindaco ad intraprendere iniziative inerenti la Legalità ed il Carcere a Messina, in linea con molti esempi di altre città. Appelli che si sono ripetuti fino allo scorso Dicembre ma ai quali il Sindaco Basile è sempre rimasto sordo rispondendo con evasivi e mai producenti rinvii senza alcuna concreta manifestazione di interesse.
Lo stesso disinteresse è stato riservato anche alle sollecitazioni ricevute da parte del Presidente della Camera Penale Pisani avv. Bonny Candido che ha invitato, seppur informalmente, il Sindaco alla nomina del Garante ricevendo in cambio la risposta che si trattava di un atto di competenza del Consiglio.
Insomma uno scarica barile che dimostra, ove fosse ancora necessario, quanto il tema sia distante dalle priorità di questa amministrazione.
Ricordo, peraltro, che a dicembre dello scorso anno in occasione della rappresentazione teatrale organizzata dall’Arcidiocesi e interpretata dai detenuti, non mancò il messaggio di congratulazioni del Presidente della Repubblica, ma dall’amministrazione comunale e dal Sindaco Basile si registrò l’ennesimo silenzio, forse perché troppo impegnati nell’organizzazione dei concerti e dei mercatini del Natale per rendersi conto di ciò che accadeva”.
“Un assordante silenzio – sottolinea Dafne Musolino – frutto di un evidente atteggiamento insensibile all’argomento carceri e legalità che da Basile si rispecchia anche su Pergolizzi visto il tono della nota di quest’ultimo in risposta alla mia. Pergolizzi, infatti, mi accusa di essere sgarbata ma si allinea all’atteggiamento omissivo dell’amministrazione che continua a non pubblicare i dati sui dei beni confiscati alla mafia, mentre alcuna spiegazione viene fornita sulle ragioni della mancata costituzione dell’Osservatorio comunale antimafia.
A Pergolizzi consiglio vivamente di ricordarsi che la carica di Presidente del consiglio comunale impone imparzialità sui temi dell’amministrazione, ragione per la quale dovrebbe evitare di parlare come un dirigente di partito e impegnarsi ad assolvere i suoi compiti senza invocare pretesi ritardi dovuti a non meglio specificate ragioni considerato che l’attività del consiglio comunale, al netto delle sedute della Commissione sul Ponte di Messina, non mi sembra così convulsa da avere impedito per due anni di affrontare i temi della legalità in città.
Dopo gli spari alle attività della via Palermo avvenuti l’estate scorsa e le numerose operazioni delle Forze dell’Ordine per il contrasto allo spaccio di droga in città, mi sarei aspettata che in Consiglio comunale si aprisse un dibattito sul tema che io avevo già sollevato lo scorso mese di ottobre in occasione dell’aggressione al comandante Giardina. Ma allora come adesso, l’unica risposta che l’amministrazione riesce a fornire è una sdegnata nota di protesta che, ancora una volta, si prodiga nell’offendere chi osa manifestare un pensiero diverso ma non è capace di entrare nel merito delle questioni” conclude la Senatrice Musolino.
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