Da sette giorni in sciopero della fame davanti al Ministero della Salute. In un video Sebastiano Lombardo, siciliano, annuncia la continuazione dello sciopero. Lui insieme a Gianni Fabris e Adriano Noviello, tutti allevatori di bufale attendono che vegna formalizzata la nomina del “Commissario Nazionale sulla BRC e la TBC nelle regioni meridionali ancora non indenni” e che ‘”i ministri competenti convochino un incontro per discutere le iniziative concrete da mettere in campo”. Nel frattempo gli allevatori bufalini casertani versano il latte. Gianni Fabris, uno degli scioperanti della fame, ha inviato una lettera ai Ministri della Salute e della Agricoltura a nome degli allevatori di Bufale e della Rete interregionale Salviamo l’Allevamento di territorio: ” …. quasi un anno fa, il 22 maggio del 2023, si è tenuto il tavolo di confronto convocato dal Sottosegretario on.le Marcello Gemmato in cui fu formalizzata la proposta di nomina del Commissario Nazionale per la BRC e la TBC. A quell’incontro, oltre che una serie di funzionari ed esperti, partecipammo non solo noi del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino con una ampia rappresentanza di allevatori ma, anche, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOC, l’Ente di Tutela e Ricerca della Genetica della Bufala Mediterranea e una significativa rappresentanza di parlamentari espressione di diverse forze politiche di maggioranza ed opposizione. Segno, quest’ultimo, di quanta condivisione e consapevolezza abbiano saputo esprimere i territori e le loro comunità civili e politiche di fronte ad un problema la cui soluzione chiama tutti alla responsabilità come dimostra il documento comune da loro sottoscritto con cui si sollecita il Governo……. chiediamo che i Ministri della Salute e della Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste ci incontrino insieme alle altre rappresentanze sociali ed economiche che hanno già partecipato all’incontro del 22 maggio scorso con l’obiettivo di favorire sia l’eradicazione delle zoonosi sia la tutela e il rilancio produttivo di comparti strategici per il nostro agroalimentare, per la tenuta di vaste aree rurali e per gli interessi economici nazionali.”
Related Post