Con Decreto Sindacale numero 14 del 22 aprile è stato ufficialmente conferito al commissario Giovanni Giardina l’incarico di dirigente di Polizia Locale. L’incarico viene conferito, come si legge nel Decreto, “a seguito di procedura selettiva”. Insomma come già avevamo scritto ieri “tutto si è compiuto” e la squadra dei desideri, quella de oro originariamente sognata dall’ormai ex sindaco Cateno De Luca è fatta. I suoi “uomini migliori”, ma anche le donne, sono così nei posti “giusti”, dal lui stesso definito “guardiano dei conti”, Federico Basile (ma chissà se è ancora dello stesso avviso il caro sindaco di Taormina), passando per Salvo Puccio, fino alla giunta ed alle partecipate. Messina è “fatta” e non potevano di certo bastarci solo 6 giorni. Sarebbe stato un po’ come fin troppo sopravvalutarsi, quasi come dire “acqua H24”. Ma miracoli a parte, quella della designazione dell’incarico al commissario Giardina non è una notizia nuova. La si sentiva nell’aria già dalle dimissioni di Calogero Ferlisi, ancora più forte dalle obbligatorie dimissioni dell’ultimo vero comandante della Polizia Municipale di Messina, Stefano Blasco. Non può dirsi lo stesso di Maurizio Cannavò: troppo breve e off line il suo breve incarico, quasi per corrispondenza. Adesso la Polizia Municipale di Messina ha un nuovo/vecchio papà, che poteva anche, diciamocelo chiaramente, essere nominato subito senza tutti questi “ticchi e tiriticchi”, per dirla alla Albanese (l’attore di cchiù pilu pi tutti), senza procedure, selezioni, prove poliglotta di inglese, ma anche ricorsi, accessi agli atti, denunce all’ANAC. A Messina, insomma, sia chiaro non si muove foglia che De Luca non voglia. E Basile? Gli ordini di partito si sa, si eseguono e muti. A parte tutto: auguri commissario, pardon, comandante. Ma tanto già lo sapeva.
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