Area interdetta? Cantiere segnalato? E poi la contraddizione “lasciata fruire a chi deve raggiungere i suoi cari”, ma a proprio rischio e pericolo. I fatti mostrati nell’ennesimo video del signor Troncani sono inequivocabili e smentiscono quanto dichiarato dall’assessore Minutoli a Messina Today la scorsa settimana: nessun cartello di cantiere, nessuna recinzione che impedisce l’ingresso in quello che non è un cantiere ma un’area pericolosa, cornicioni pronti a staccarsi, intonaco che è già caduto, scale divelte e arrugginite. Tutto in stato di abbandono non degno di un assessore che è da sempre stato molto attivo fin dal suo primo mandato con Cateno De Luca. Forse adesso, lontano dall’oggi sindaco di Taormina, un po’ meno attivo.
Tant’è che il Gran Camposanto di Messina nell’area del Coventino è uno sfacelo di abbandono e degrado, altro che “cantiere” come sostiene l’assessore. Attendiamo adesso una smentita che sarà molto difficile da imbastire per l’assessore Minutoli, tranne che non provveda a chiudere l’area pericolosa senza provvedere immediatamente all’affidamento dei lavori di sistemazione, inibendo così, senza riqualificazione immediata, la zona del Coventino a che già adesso non può esercitare il proprio diritto di piangere i propri cari. “Avete abbandonato i nostri morti” dice il cittadino Troncani, e sembra proprio che sia così. Attendiamo anche l’indignazione di qualcuno dei consiglieri comunali, come già l’ebbe Libero Gioveni, unica voce che si levò, ma che non ha più ripreso quella che oggi è diventata emergenza sicurezza, completamente ignorata.