Il Sindaco di Novara di Sicilia, Dott. Girolamo Bertolami, ha annunciato martedì 09
aprile 2024 attraverso un video messaggio pubblicato nella pagina Facebook dell’Ente,
rivolto alla cittadinanza, che a partire da giovedì 11 aprile 2024 darà vita ad una nuova
protesta pacifica, inizierà infatti lo sciopero della fame per manifestare contro l’inerzia
relativa ai lavori della S.S. 185 al Km. 31+800 nel territorio di Francavilla di Sicilia.
Nel videomessaggio il Sindaco ha ripercorso quali sono stati gli avvenimenti salienti che si
sono succeduti a partire dal 3 dicembre 2022, quando un’alluvione ha provocato gravi danni
su due punti della S.S. 185 (Km 14 + 800 e Km 31 + 800) creando notevoli disagi per la vita
quotidiana e lavorativa dei cittadini di Novara di Sicilia, di Fondachelli Fantina e di
Francavilla di Sicilia fino ad arrivare alla situazione attuale. In questo momento i lavori di
ripristino della strada statale sono stati consegnati alla ditta appaltatrice che ha portato alla
chiusura totale di questa vitale arteria di collegamento tra la zona tirrenica e la zona ionica
provocando un pesante isolamento per i paesi sopra citati e soprattutto difficoltà
economiche – organizzative per le imprese attive in questi territori, visto che questa
situazione di crisi dura ormai da sedici mesi.
Purtroppo nonostante i lavori siano stati consegnati, ormai un mese fa, non hanno avuto
inizio, peggiorando la già difficile e non più sostenibile condizione nella quale si trova il
territorio.
“Ancora una volta mi ritrovo costretto ad intraprendere un’iniziativa eclatante, da
vecchio sessantottino, per cercare di ottenere lo sblocco di una situazione che mette in
grave difficoltà particolarmente il mio comune, Novara di Sicilia, quello di Fondachelli
Fantina e di Francavilla, considerando che grazie alla mia precedente colorita protesta,
sono riuscito ad ottenere l’inizio dei lavori presso il Km. 14 + 800.
Non è più tempo di tergiversare, è necessario avere delle risposte definitive.
Inizierò lo sciopero della fame, a oltranza, sotto stretto controllo medico, fino a quando
non ci sarà un serio e concreto cambiamento rispetto allo scenario attuale”, dichiara il dott. Bertolami, “esigiamo rispetto, non possiamo far morire un Borgo che vive anche di continui
scambi con tutto il versante ionico” conclude.