Anche a Radio1 abbiamo ascoltato affermazioni sbagliate e che producono disinformazione dell’AD della Società Stretto di Messina dott. Pietro Ciucci.
Afferma che l’analisi finanziaria non fa parte dell’analisi costi-benefici: Ciucci non conosce
evidentemente cosa sia un’analisi costi-benefici che deve contenere, come primo passaggio, l’analisi finanziaria. A scriverlo pochi anni fa era Roberto Zucchetti, estensore dello stesso documento della società Stretto di Messina.
Racconta Ciucci che il saldo dell’analisi è positivo, ma questo risultato è frutto di ipotesi
clamorosamente sbagliate. Per esempio, quella secondo cui il ponte cancellerà del tutto il servizio del traghettamento: è lo stesso AD delle compagine private a smentirlo, addirittura in audizione alla Camera dei Deputati. Questo errore amplifica di molto la sovrastima del “risparmio di emissioni” che il ponte dovrebbe comportare. Proprio ieri una “correzione” dell’analisi costi-benefici mostrava che questa diventa negativa se si calcola correttamente il bilancio delle emissioni.
Un altro importante beneficio del ponte sarebbe il bilancio occupazionale: 540 milioni di euro in otto anni per i posti di nuova occupazione (a conti fatti, circa 1.750). Però l’analisi “dimentica” che il ponte prevede la soppressione dei traghetti, e con essi dei 1.600 posti di lavoro connessi a queste attività, e non considera che almeno un centinaio di posti di lavoro vanno perduti con la chiusura delle attività espropriate, annullando questo beneficio. Anzi: i 1.750 lavoratori “nuovi” del ponte durano 8 anni, i 1.750 posti di lavoro persi, lo sono a vita. Anche qui: bilancio negativo.
Ancora più grave, il dott. Ciucci qualifica come definitivo un progetto che non è altro che una proposta, la quale non risponde ai requisiti di legge, perchè un progetto definitivo non può (per legge) rinviare alla fase esecutiva gli studi e gli approfondimenti su aspetti suscettibili di modificare in maniera significativa tecniche e costi del progetto o studi sulle turbolenze dei venti.
E afferma una cosa non vera (per omissione) quando non dice che il parere del Comitato scientifico è “unanimemente favorevole, fatte salve le osservazioni e i rilievi sollevati”.
Non opinioni, ma criticità indicate di fatto come necessità di prescrizioni, cosa su cui la società
Stretto di Messina, detto con un eufemismo, ha sorvolato.
Rilievi che se non risolti, e non vediamo come potranno farlo, impediranno l’approvazione del
progetto.
Per tutto questo le gravi “imprecisioni” del dott. Ciucci meritano di essere debitamente
stigmatizzate. Si parla del futuro di due città e di un’area vasta; non può essere consentito a nessuno sparare chiacchiere in libertà.