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AMAM e Taormina, “Allarmismo”, ma la delibera numero 62 parla chiaro. Unico allarme è solo per la libertà del giornalismo

- 08/04/2024

Su tutto una premessa: ogni decisione che un’amministrazione prende, a maggior ragione quando sono due come in questo caso, DEVE essere illustrata e condivisa con i cittadini che vengono coinvolti, loro malgrado. E’ il principio BASILARE di ogni “buona amministrazione”. E questo è un punto che non è stato rispettato, né dall’amministrazione del Comune di Messina né da quella di Taormina.

A seguire quello che emerge dalla conferenza stampa congiunta di oggi a Palazzo Zanca è che il bypass con il Fiumefreddo che porta 5 litri al secondo a Taormina esiste da tempo, lo ha dichiarato lo stesso Cateno De Luca. Da qui la necessità di “mettere in sicurezza” il bypass già esistente. D’altronde la delibera numero 62 del Comune di Taormina riferiva di “numerose interlocuzioni“, ma senza riportare che il bypass era GIA’ ESISTENTE.

Pertanto a quale “allarmismo” si fa riferimento? I fatti sono stati riportati correttamente già prima di questa conferenza e corrispondono a quel che non può essere negato e che è stato ammesso dallo stesso sindaco di Taormina Cateno De Luca: l’acqua arriva a Taormina da quella di Messina, il bypass esiste da tempo. La domanda è: Messina ha bisogno di avere acqua e di non restare all’asciutto per molte ore al giorno e affidarsi ai serbatoi o che la promessa di acqua H24 ? I messinesi chiedono corrispettivi per il “vettoriamento” o la certezza di non rimanere senz’acqua?

Il bypass del Fiumefreddo dovrebbe essere compensato da quello dell’Alcantara, secondo la direzione di AMAM. Ma perché questo doppio trasferimento? Taormina non poteva allacciarsi direttamente alla conduttura dell’Alcantara? Semplici domande alle quali si chiede una risposta. La conferenza stampa è continuata su temi a respiro regionale…

“Allarmismo”? Ma queste amministrazioni, da De Luca a Basile, forse gradirebbero solo “copia e incolla” senza alcuna valutazione, analisi e denuncia? Vorrebbero la morte del giornalismo e l’appiattimento dell’opinione, tutta schiacciata sul sistema autoreferenziale posto in essere dal dominus De Luca? Non funziona così.

A chi dice che “i giornalisti devono studiare” alleghiamo la delibera numero 62 che già tutto aveva deciso senza interloquire né con i cittadini di Messina, nè con quelli di Taormina. E se la conferenza stampa di oggi è stata indetta è accaduto solo perché la pervicacia della categoria dei giornalisti ha chiesto i dovuti chiarimenti su decisioni che investono il bene primario in assoluto, soprattutto in tempi di città. “Allarmismo”? Si, l’unico allarme è quello per il giornalismo e per come viene trattato. De Luca non sfugge al confronto? Ne siamo lieti e ne approfitteremo.

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