Con buona pace dell’Assessore allo Sport del Comune di Messina Massimo Finocchiaro, e quasi in risposta ad un suo post social che avrebbe bisogno di tantissime spiegazioni, ieri l’allenatore del Messina, Giacomo Modica, ha impartito una lezione non solo di calcio e di leadership, ma anche di gestione. Nonostante la vittoria messa a segno ieri dai ragazzi della squadra contro il Monterosi per 2 a 1 allo Stadio San Filippo, Modica ha letteralmente sbottato in conferenza stampa ricordando che non appare che tutti corrano nella stessa direzione. C’è un problema “ambientale”, secondo Modica, a Messina e, soprattutto, uno politico.
“Non voglio togliermi sassolini – ha detto Modica – ma siamo stanchi di subire tanti errori arbitrali e diverse situazioni avverse. Avremmo meritato di più sotto l’aspetto effettivo, per essere messi nelle condizioni di fare meglio. Non è un caso che sei allenatori in sei anni abbiano toppato. Messina è una città straordinariamente bella, ma anche un ambiente tetro, dove ci sono sempre critiche e dove non va mai bene niente. Ci sono dinamiche che portano negatività, viviamo un anno da zingari a girovagare e senza il team manager la caldaia sarebbe rimasta spenta e non avremmo avuto acqua calda”.
“L’amarezza è infinita– ha detto ancora Modica – Siamo alla fine e ringrazio per l’opportunità di tornare ad allenare a Messina, che è la mia seconda città. Dico grazie perché ha avuto il coraggio di prendere me, anche se qualcuno pensa che non sono da Serie C”, la frecciata. E conclude: “si devono fare le cose per bene, altrimenti saluto e per la propria strada. Non chiudo la porta, ma voglio essere chiaro: non elemosino un contratto, però siamo qui per fare qualcosa di importante e serve una risposta anche dalla politica”. Il riferimento va ai campi di allenamento, che “vanno adeguati per dare un segnale sul tema calcio a Messina”.
A questo punto si attende un’eventuale replica o un nuovo post dell’assessore messinese, magari costruttivo o di scuse, e ci chiediamo chi dovrebbe essere “bannato”.
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