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Le Europee fra “Padania e “Borbonia”

- 03/04/2024
LAPRESS

Il comunicato del Partito Popolare del Nord con cui viene annunciata la fuoriuscita dal listone promosso da Cateno De Luca che contiene tutto ed il contrario di tutto, evidenzia un passaggio che svela un possibile tradimento politico da parte di De Luca e del suo movimento della linea politica portata avanti sino ad ora.
Viene difatti affermato che il Partito neo leghista aveva aderito al progetto lanciato da Sud chiama Nord fondato sulla trasformazione dello Stato Unitario in “macroregioni”, in cui , per ovvi motivi, ad avere un ruolo preponderante sarebbe stata la “macroregione ” della della ” Padania”.
Grazie quindi a chi si proclama autonomista siciliano e difensore del Sud viene ripreso il disegno originario della Lega di Bossi ed esplicitato in un saggio del vero ideologo di quel movimento il professore Gianfranco Miglio che teorizzava proprio quell’Italia divisa in tre macroregioni con il meridione destinato a svolgere il ruolo di appendice povera ed improduttiva, con un “sistema clientelare ed assistenziale governato da “notabili’ ,e che fosse solo un grande mercato ed un territorio da “colonizzare “. Un disegno aberrante che non venne attuato, ma che si ritrova in parte in quella Autonomia Regionale Differenziata che il leader di Sud chiama Nord dice di avversare nei suoi interventi all’Ars, ma che, come svelato dall’ex ministro Castelli e dal suo nuovo soggetto politico, sarebbe alla base del progetto che ha portato alla costituzione di quel propagandato Fronte della Libertà che non è soltanto accanitamente antieuropeista, ma anche nei fatti e nei propositi, vista la composizione ed i programmi del “listone”, anti unitario ed antimeridionale, nonostante il
recente annuncio teatrale e roboante del futuro “impero delle due Sicilie “.

Gruppo di iniziativa e resistenza civica
Rispetto Messina

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