Intervento del Segretario Provinciale UGL Salute Messina Fabrizio Denaro e UGL- UTL Messina Tonino Sciotto relativo all’aggressione del personale di vigilanza dell’presidio ospedaliero Piemonte
“Nelle ultime due settimane la sanità messinese è balzata agli onori della cronaca a causa di due gravissimi atti di violenza contro un medico dell’ASP di Messina e di una guardia giurata intervenuta, da quanto si apprende dalla stampa, a difesa del personale sanitario del pronto soccorso del presidio Piemonte dell’IRCCS.
Come già dichiarato in numerose occasioni la UGL Salute chiede tolleranza zero nei confronti di questi atti gravissimi e di porre in essere tutte le azioni di prevenzione e repressione necessarie per contrastare questo gravissimo fenomeno. Nello specifico dell’episodio della guardia giurata, probabilmente si sarebbe potuto evitare con la presenza di un posto fisso di polizia h24.
Nella giornata odierna la UGL Salute Messina ha trasmesso ai Commissari Straordinari delle Aziende Sanitarie messinesi e dell’IRCCS una nota chiedendo lo stato di adozione/attuazione del Decreto Assessoriale n. 1603 del 21 dicembre 2023 che ha come oggetto “Linee guida per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche a danno degli operatori sanitari delle strutture sanitarie pubbliche della Regione siciliana”. Uno strumento elaborato dalla Regione che non può essere la soluzione al problema, ma può rappresentare un contributo per una gestione unitaria a livello di SSR, per ridurre i rischi di aggressione, migliorare l’informazione e la formazione degli operatori sul tema ed avere un quadro attendibile sugli atti di violenza verbale e fisica nei confronti degli operatori sanitari e di tutti i lavoratori coinvolti nei processi aziendali rivolti alle persone come ad esempio gli addetti ai servizi di vigilanza.
La settimana scorsa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 31/2024. Il decreto prevede che scatti la procedura d’ufficio per i gesti di violenza compiuti contro i professionisti sanitari sia che si tratti di lesioni lievi sia gravi o gravissime, indipendentemente quindi dalla volontà della vittima di sporgere querela. Una norma sicuramente importante e che speriamo possa fungere da deterrente alle aggressioni, ma siamo dell’idea che non sia sufficiente. Già nei tavoli ministeriali, di cui UGL Salute fa parte, abbiamo richiesto che in tutte le strutture ospedaliere, nessuna esclusa, siano operativi 24 ore su 24 posti di pubblica sicurezza, che vengano montati pulsanti anti aggressione collegati con le sale mobili delle forze dell’ordine, che si valuti la possibilità di utilizzo di bodycam, che venga aumentata la sensibilizzazione dei cittadini sul ruolo sociale dei professionisti e che nella formazione degli operatori sanitari vengano inseriti i corsi base di autodifesa.
All’operatore della vigilanza ferito facciamo gli auguri di una pronta guarigione sperando possa riprende rapidamente il suo lavoro”.