Gestiva decine di progetti finanziati con il PNRR Massimo Gentile, l’architetto siciliano residente a Limbiate, in provincia di Monza, arrestato oggi per associazione mafiosa.
Avrebbe prestato a Messina Denaro la sua identità per avere falsi documenti consentendogli di acquistare un’auto e una moto.
Parente del marito dell’amante storica del boss, Laura Bonafede, Gentile lavorava all’ufficio tecnico del Comune.