E’ iniziato il processo d’appello del cosiddetto “processo all’untore” dopo la sentenza di primo grado a carico di Luigi De Domenico che lo aveva condannato a 22 anni nella metà del 2023, dopo l’annullamento del primo processo a causa dei cosiddetti giurati over 65.
Luigi De Domenico tenne segreto l’aver contratto l’AIDS provocando così la morte di un’avvocata molto conosciuta e stimata dalla comunità messinese. Le tenne nascosta la malattia ostacolando, pertanto, la corretta diagnosi che le avrebbe potuto salvare la vita ma che arrivò quando ormai era tardi. Un atto atroce che lascia dietro la cronaca ed il dolore il figlio avuto dalla donna e che oggi è maggiorenne, cresciuto dalla famiglia della professionista scomparsa.
Oggi l’accusa ha chiesto la conferma della condanna a 22 anni per Luigi De Domenico.
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