nota stampa Alessandro Cacciotto, Presidente Terza Municipalità Comune di Messina
In data odierna il Consiglio Comunale di Messina, a maggioranza dei presenti, ha approvato il bilancio di previsione 2024/2026 targato Giunta Basile, che anche stavolta lascia a bocca asciutta, in termini di risorse, le Municipalità.
La Terza Municipalità, chiamata ai sensi di regolamento ad esprimere parere obbligatorio ma non vincolante, aveva fornito a suo tempo parere contrario.
Nonostante le motivazioni spiegate dal Sindaco, nella veste anche di Assessore al Bilancio, secondo cui oggi il bilancio sarebbe sostanzialmente “bloccato”, dovendo prevedere cospicui accantonamenti necessari per il mantenimento del piano di riequilibrio, è del tutto evidente che per l’ennesima volta i proclami dell’Amministrazione, di dare “peso” alle Municipalità, si scontrano con la dura realtà dei fatti.
Tutto ciò è oltremodo singolare se si pensa che tra i primi atti della Giunta Comunale (2022) c’è stata la delibera per la creazione della Settima Municipalità e se si pensa che sarebbe in itinere, se mai fosse necessario dato che un regolamento esiste, un nuovo regolamento che disciplina le Municipalità.
A tutto ciò si aggiunga che in diverse occasioni si è giustificata la mancata previsione di risorse per le Municipalità con lo spettro del dissesto evitato lo scorso anno dall’Amministrazione.
Un tentativo di porre un correttivo al bilancio di previsione era stato avanzato dal Gruppo Consiliare di F.d.I. che con un emendamento aveva cercato di “individuare” alcune risorse, che seppur poche, avrebbe rappresentato un segnale; il relativo emendamento è stato “bocciato” dalla maggioranza dei “colleghi” consiglieri comunali.
Immaginando che tra le giustificazioni oltre la penuria di denari ci sia anche l’assenza di una struttura organizzativa in seno alle Municipalità, non credo affatto che sia questo il vero ostacolo dal momento che le risorse avrebbero potuto e potrebbero, aspettando tempi migliori, essere gestiti tecnicamente da Palazzo Zanca ma vincolati alla spesa delle Municipalità stesse.
Quanto consumatosi oggi in Consiglio Comunale, è l’ennesimo smacco a delle Istituzioni democraticamente elette che dimostra la distanza siderale tra quanto l’Amministrazione dice e quanto concretamente viene fatto con riferimento alle Municipalità.
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